Porta Venezia, nuovi controlli sui migranti. Ma è polemica
Milano, i militari della compagnia Duomo sono impegnati nell'identificazione degli stranieri. Un servizio che fa seguito a quanto già avvenuto nei giorni scorsi
Porta Venezia, nuovi controlli sui migranti. Ma è polemica
Proseguono i controlli dei migranti accampati nei giardini di via Vittorio Veneto, in zona Porta Venezia, cominciati ieri. E proseguono anche le polemiche. De Corato: servono le telecamere. Majorino a Salvini: toc toc, te ne occupi?
Porta Venezia, nuovi controlli tra i giardini e i Bastioni
I carabinieri del comando provinciale di Milano stanno svolgendo un controllo degli extracomunitari che stazionano tra piazza della Repubblica e i Bastioni di Porta Venezia, a Milano.
Una quindicina di militari della compagnia Duomo sono impegnati nell'identificazione degli stranieri, in un servizio che fa seguito a quanto gia' avvenuto ieri pomeriggio da parte di polizia e Guardia di Finanza nella stessa area.
"In diverse citta' oggi ci sono: migranti che non chiedono asilo perche' vogliono andarsene, profughi che hanno esaurito percorsi di accoglienza, ex richiedenti a cui la domanda di asilo e' stata respinta, "dublinanti". Diventano tutti senzatetto. Salvini, toc toc, te ne occupi?". Cosi' su Twitter l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, si rivolge al ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in merito alla gestione dei flussi migratori. L'appello di Majorino arriva a poche ore dal blitz delle forze dell'ordine nella zona dei Bastioni di Porta Venezia, dove nei giorni scorsi si erano accampati circa 200 'transitanti'.
"I controlli dei carabinieri tra Piazza Repubblica e i Bastioni di Porta Venezia sono senz'altro apprezzabili, ma non bastano. Per liberare l'area da tutti i bivacchi che la infestano, infatti, servirebbero interventi molto più incisivi, molto più duri, in modo tale da sgomberare la zona da tutte le persone che la occupano irregolarmente. Lo spettacolo è davvero indecente: stranieri di ogni etnia accampati nelle aiuole, bambini per strada, giacigli di fortuna tra i portici della Stazione Centrale. Tutto ciò deve finire, non vi è alcun dubbio a riguardo. Alla città di Milano deve essere restituita la sua dignità". Lo dice l'europarlamentare di Forza Italia, Stefano Maullu.
"Considero questo nuovo blitz indubbiamente positivo - dichiara Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e Assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia - poiché ritengo che per risolvere definitivamente la problematica sia necessario che i vigili e forze dell'ordine sorveglino in maniera continuativa, h24, le zone critiche come queste. Fermarsi a queste due incursioni, quindi, non servirebbe a nulla, perché, passata qualche ora o, nella migliore delle ipotesi, qualche giorno, tornerebbe tutto come era due giorni fa: con accampamenti di migranti misti a clandestini nel degrado più totale". "Basti guardare Piazza Duca D'Aosta -sottoliena De Corato - anche lì è stato fatto qualche blitz nei mesi scorsi. Oggi cosa è cambiato? Niente. Ancora ci sono, giorno e notte, extracomunitari che bivaccano. Oltre a questi maxi controlli sarebbe utile posizionare anche delle telecamere, come fatto in Parco Sempione e in quello delle Basiliche, per videosorvegliare costantemente zone critiche come i giardini di Porta Venezia, e tutti gli altri parchi dove il degrado, causato da bivacchi e sbandati, regna sovrano. Speriamo dunque non si tratti di due casi isolati, ma dell'inizio di un'operazione di contrasto all'immigrazione clandestina e al degrado della Città".
Bivacco di migranti in Porta Venezia, blitz della Polizia locale: i controlli precedenti
Blitz della Polizia locale a Porta Venezia dove da qualche settimana a questa parte, come raccontato da Affaritaliani.it Milano, si era formato una sorta di accampamento abusivo composto da decine di migranti senza tetto.Crica un centinaio di eritrei, somali e altri africani sono stati controllati dalla Polizia locale. Una decina, privi di documenti, sono stati portati in Questura. Si tratta di una attività di monitoraggio decisa in accordo con la Prefettura.
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