Preferenze, vincono i capibastone. Maroni alle prese con super-Fi - Affaritaliani.it

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Preferenze, vincono i capibastone. Maroni alle prese con super-Fi

Alla fine gli azzurri sono i veri vincitori di queste elezioni

Alla fine gli azzurri sono i veri vincitori di queste elezioni. Li davano per morti e invece sono assolutamente risorti. Dovevano essere punti su punti dietro la Lega Nord e invece sono avanti, e non di poco. Doveva essere la fine della nomenklatura azzurra, e invece è la conferma che l’asse e l’ossatura del partito è proprio quella. In prima posizione, a sfiorare quota 12mila (11990) c’è Maria Stella Gelmini. Ticket blindati ma anche presenza in città, la “bresciana” si impone su tutti. Un risultato che conferma il suo ruolo di coordinatrice regionale, che sarebbe stato fatalmente messo in discussione in caso di insuccesso. L’inverno scorso, durante i frequenti ragionamenti, la Gelmini rivelava ai suoi: “L’importante sarà arrivare al 15 per cento, e sopra la Lega Nord”. E’ successo l’incredibile: 20 per cento e pieno di preferenze.

Secondo a quota 5512 è Pietro Tatarella, in filiera con Fabio Altitonante, che incassa anche la vittoria di Marco Bestetti come presidente di zona 7. Anche in questo caso Tatarella blinda il posto di coordinatore cittadino di Fabio Altitonante. Benissimo anche Alessandro De Chirico, portato dall’assessore regionale Giulio Gallera, che arriva a quota 1685. Silvia Sardone addirittura sfonda quota 2000, a 2319. Paga il lavoro fatto in tv, sui media, e nel quartiere Adriano. Altro big Gianluca Comazzi. Non pareva possibile, non essendo tra i più accreditati, e invece arriva terzo tra tutti, a quota 2687.

Ma la lettura più importante è nei confronti della Lega Nord, dietro di 8 punti, in crisi di preferenze (basti pensare alle poche decine prese da Maroni a Varese). E adesso la ricaduta ovviamente è sulla Regione Lombardia. Come potrà fare il governatore a fare un rimpasto levando agli azzurri la poltrona dell’assessore alla Sanità. Anche perché la Milano Popolare di Lupi (peraltro doppiato da Matteo Forte, e quindi in grande crisi anche interna) non discosta il proprio dato da quello di Ncd, rivelandosi una fotocopia non di maggior successo. E quindi ora parte l’assalto, a colpi di percentuali e preferenze. Chissà se il governatore reggerà o le tensioni politiche si faranno insopportabili.

@FabioAMassa
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