Primarie Pd, Calabresi si scalda. Majorino: “Io resto in campo” - Affaritaliani.it

Milano

Primarie Pd, Calabresi si scalda. Majorino: “Io resto in campo”

di Fabio Massa

“Se c’è Calabresi, la sfida si fa ancora più interessante. E io sono in campo”. Parole e musica di Pierfrancesco Majorino. Il pensiero, che trapela dopo le indiscrezioni di Affaritaliani.it che riportavano come uno dei nomi che sta girando con più forza, dopo la telefonata tra Renzi e Pisapia, è quello di Mario Calabresi, figlio di Luigi, il commissario ucciso nel ’72 a Milano. Insomma, nessuna voglia di ritirarsi, nessuna intenzione di fare un passo indietro. Anche se la qualità del competitor sarebbe di prima classe. Anche se in moltissimi gli direbbero - un po’ come fece lui ai tempi di Pisapia - di ritirarsi, di gettare la spugna, di fare un passo indietro. Ma Pierfrancesco Majorino, che al Teatro Litta proprio per quel tentativo di far ritirare Pisapia a favore di Boeri ha fatto pubblica ammenda, di uscire dal campo non ci pensa proprio. Perché in fondo, oggi, la sfida è questa. Ed è una sfida che non vede opposti Emanuele Fiano e Pierfrancesco Majorino, ma che li vede più che uniti: fare in modo che le primarie si disputino. Poi, per il migliore, si vedrà poi. Intanto si lotta strenuamente sul territorio per aumentare il proprio tasso di conoscibilità. Al di là dei sondaggi, che hanno il valore di pure indicazioni, comunque preziose ma assolutamente non definitive, a quasi un anno dalle elezioni, i due competitori sanno che il terzo, quando ci sarà (se ci sarà), avrà a disposizione una macchina formidabile. E quindi l’unica è portarsi avanti.

@FabioAMassa








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