Milano
Profughi, così Milano affronta la nuova ondata

"In poche settimane, grazie ad un'intesa con Grandi stazioni, e soprattutto grazie all'apporto del genio militare e del ministero della Difesa (e quindi grazie alla determinazione della ministra Pinotti), sono stati recuperati spazi in Stazione per tanto tempo inutilizzati. Così è nato l'Hub, presto apriremo un nuovo luogo in via Sammartini, e saranno a giorni disponibili le antiche "barberie e docce" non usate per anni. C'è un'Italia che collabora e si dà da fare". Lo scrive su Facebook l'assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, in merito alla nuova ondata di arrivi di profughi a Milano.
La situazione intanto però resta critica, con circa 400 nuovi arrivi al giorno. E l'attesa apertura degli spazi in via Sammartini è stata ritardata da quelli che sono stati ufficializzati come problemi tecnici agli impianti fognari. E non è da escludere l'utilizzo della ex scuola di va Martinelli, destinata alla demolizione per la presenza di amianto e che, in emergenza, potrebbe ospitare 150 brande. Nel frattempo, è scaduta da fine agosto la convenzione con Progetto Arca, che gestisce non solo la prima accoglienza in Stazione ma anche due centri in via Aldini e via Mambretti. Con costi stimati di 12mila euro al giorno, attualmente senza copertura finanziaria: "Se non ci rimborsano - spiega il presidente Alberto Sinigallia - dovremo chiudere i dormitori".