Milano
"Profughi, la misura è colma": Cecchetti (Lega) contro il Prefetto

Cecchetti (Lega): "300 profughi a Legnano, il Prefetto cambi decisione. Che vadano altrove"
Profughi in Lombardia, la Lega alza la voce ponendosi di traverso in particolare rispetto alla decisione del Prefetto di inviare 300 migranti a Legnano. Così il vicepresidente del consiglio regionale Fabrizio Cecchetti: “Adottare ogni possibile provvedimento per garantire la sicurezza dei cittadini di Legnano e convincere il Prefetto a rivedere le proprie decisioni nell’esclusivo interesse della popolazione interessata”. Cecchetti chiede all’assessore competente in materia di sicurezza per quanto riguarda l’arrivo di 300 profughi nella ex Caserma Cadorna a Legnano. "Nelle ultime settimane - si legge nella nota - sono stati molti i comuni della provincia di Milano interessati dall’arrivo di centinaia di clandestini, come l’ex area Expo subito sgomberata o a Pero, dove il tempestivo intervento della Lega Nord" e di Cecchetti che ha "immediatamente scritto una lettera al Prefetto, ha scongiurato l’arrivo di 500 persone. A Magenta invece i profughi stazionano da un paio di anni presso il centro 'La Vincenziana' e regolarmente si verificano episodi di violenza e tafferugli anche con le Forze dell’Ordine".
L’interrogazione presentata al Pirellone da Fabrizio Cecchetti vuole "prevenire tutto questo e segue le iniziative messe in campo dalla sezione locale del Carroccio che nelle scorse settimane aveva portato la questione in consiglio comunale con il consigliere Gianbattista Fratus". Per Cecchetti "visti i casi già noti soprattutto quello di Magenta, bisogna evitare a tutti i costi che questi immigrati arrivino a Legnano. Dai dati che abbiamo sappiamo che i percorsi amministrativi di riconoscimento della richiesta di diritto d’asilo si concludono positivamente solo per meno del 10% dei richiedenti, gli altri quindi sono clandestini a tutti gli effetti. Inoltre dalla conferenza dei Sindaci dell’area omogenea Alto Milanese si apprende la contrarietà degli amministratori locali a questa decisione, che come al solito è calata dall’alto dal Ministero senza che nessuno venisse informato di nulla. Ogni settimana cercano una sistemazione diversa per gli immigrati ma a Roma devono capire che la misura è colma. Se vogliono sistemare queste persone lo facciano nelle regioni governate dal centrosinistra e non in Lombardia. È’ assolutamente necessario che il Prefetto di Milano riveda la propria decisione e che a Legnano non arrivi nessun immigrato”.
I DATI: 15MILA MIGRANTI IN LOMBARDIA DA GENNAIO - Sono stati 31.250 i migranti sbarcati in Italia dal 1 gennaio al 10 maggio 2016. Sono questi i dati aggiornati a due giorni fa che fotografano il fenomeno migratorio in Italia. Anche se e' di ieri la notizia di sbarchi di siriani, che fa temere un cambio della rotta dopo l'accordo Ue-Turchia, al momento giunge dall'Africa piu' dell'80% del flusso di disperati che approdano sulle nostre coste. E' quanto si legge nel 'cruscotto', il report elaborato su dati del Viminale e diffuso dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione e sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate. La parte del leone la fa la Lombardia, che vede 14.987 migranti sul suo territorio nei primi mesi del 2016, tallonata dalla Sicilia che ne vede 13.730 sul suo territorio rispettivamente il 13% e il 12% del totale nazionale). Si attestano a circa 8.000 per regione Veneto, Lazio, Piemonte, Campania e Toscana, mentre a circa 7.000 sono Puglia ed Emilia-Romagna. Seguono, ma con circa 4.000 migranti presenti sul territorio, Calabria e Friuli-Venezia-Giulia.
L'INTERVENTO DI SCOLA: "MIGRANTI, PAURA RADICATA, MA..." - L’Arcivescovo di Milano, il Cardinale Angelo Scola, intervistato da Radio Marconi sulle migrazioni e sui nuovi muri che si stanno costruendo in Europa introduce i temi che saranno trattati nel corso dell'incontro dei Dialoghi di Vita Buona “Confini e migrazioni, paure e soluzioni” che si terrà il prossimo 23 maggio 2016 alle ore 20.30 al Piccolo Teatro Studio Melato. "In questi tempi si torna a costruire muri davanti al fenomeno migratorio: sentiamo che la paura è radicata anche in taluni strati del nostro popolo. Dobbiamo però partire dalle soluzioni: per questo con il Comitato scientifico abbiamo pensato di parlare di migrazioni, paura e soprattutto di soluzioni al prossimo incontro dei Dialoghi di vita buona. Sono contento che stiano affiorando delle ipotesi secondo le quali il nostro Paese possa prendere l’iniziativa di affrontare il problema dell'arrivo di grandi numeri di migranti in maniera organica, mettendo a disposizione strutture adeguate, attraverso una ospitalità sobria, ma accurata. Un'accoglienza che deve essere però accompagnata dallo studio lingua, da qualche forma di lavoro, da una individuazione chiara della logica dei loro diritti. Una via che può consentire all’Italia di non subire più l’iniziativa degli altri paesi europei, ma di elaborare una proposta così che pure loro abbiano a coinvolgersi, fino anche alla responsabilità economica".











