Milano
Regionali, Fontana a un passo dalla ricandidatura. L'unico scoglio? Musumeci

Regionali, Fontana a un passo dalla ricandidatura. L'unico scoglio? Musumeci
Ormai manca pochissimo. E' una questione di giorni per la ricandidatura di Attilio Fontana per il centrodestra. Gli step sono stati tanti, e non semplici. Il governatore uscente ha dovuto risolvere il problema giudiziario: missione compiuta con il proscioglimento dall'affaire camici. Ha dovuto convincere i suoi familiari dell'ipotesi di passare altri cinque anni in trincea, in prima linea. Missione compiuta durante le vacanze pasquali. Ha dovuto convincere anche l'ala più critica della Lega di essere la soluzione migliore.
Salvini: "Attilio Fontana è il nostro candidato"
Salvini ha sciolto definitivamente il nodo dicendo, secco secco: "Attilio Fontana è il nostro candidato", chiudendo così a voci di altri candidati in casa Carroccio. Ora c'è lo scoglio Fratelli d'Italia, ed è uno scoglio difficile da superare perché di fatto non dipende dalle vicende locali della Lombardia, ma da quelle, a mille chilometri di distanza, della Sicilia. Ignazio La Russa l'aveva detto chiaro e tondo: se la logica è di ricandidare gli uscenti, allora per noi Fontana non è un problema, ma non può esserlo neanche Musumeci. Dunque, vale anche il contrario. Se Salvini si ostina a mettere i bastoni nelle ruote a Musumeci, allora noi faremo lo stesso con Fontana.
Chi si "intesta" Musumeci?
Il punto adesso - secondo rumors raccolti da Affari - è chi si "intesta" Musumeci. Per alcuni Matteo Salvini sta tenendo il punto per fare in modo che sia chiaro a tutti che Musumeci è un uomo di Fdi, e che dunque - in caso di sconfitta - a Giorgia Meloni va messo in conto. Per altri invece il leader della Lega sta tentando un equilibrismo per il quale la Lombardia conferma l'uscente e la Sicilia no, invocando situazioni territoriali radicalmente diverse. In ogni caso, secondo fonti di Affari, si arriverà alla decisione definitiva nelle ore immediatamente successive alle elezioni amministrative del 12 giugno, quando è previsto un flop per il referendum (che neppure raggiungerà il quorum), e in generale un avanzamento su tutte le caselle degli uomini della Meloni. Ecco, nei giorni immediatamente successivi la Lombardia potrebbe "blindare" il suo candidato di centrodestra, e lasciare il campo ai rovelli interni al centrosinistra che ancora pare in alto mare.
fabio.massa@affaritaliani.it