"La Lega ha le persone migliori per sostituirmi": Lombardia, le parole di Fontana riaccendono lo scontro con FdI - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 19:29

"La Lega ha le persone migliori per sostituirmi": Lombardia, le parole di Fontana riaccendono lo scontro con FdI

Mentre il leader Matteo Salvini ricorda l'accordo per il quale è il partito con più voti che sceglierà il candidato in Lombardia, Fontana provoca la reazioni di Maccari (FdI): "No a uscite personali"

Di Giorgio d'Enrico

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Regionali, Salvini: "In Lombardia senza preclusioni, sceglie il candidato il partito che prende più voti"

Dopo il successo leghista in Veneto, si riapre la partita per il candidato governatore del centrodestra in Lombardia? Il leader Matteo Salvini, intervistato da Repubblica, frena l'entusiasmo dei suoi: “Si vota fra più di due anni, è prematuro parlarne adesso”, afferma. Nessun veto da parte della Lega, ma nemmeno automatismi: “Non ci sono veti, non abbiamo preclusioni se gli alleati vorranno suggerire un’indicazione”.

Il vicepremier ricorda però che “l’accordo con FdI prevede che il candidato sia espresso dal partito che prende più voti”. E aggiunge che, se la Regione arriverà a fine legislatura, sarà il risultato delle prossime politiche a determinare i rapporti di forza: “Se la Lombardia andrà al voto a scadenza naturale, vedremo alle politiche quale sarà il partito più forte”.

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Salvini: "In Lombardia si vota a scadenza naturale"

E l'ipotesi di un voto anticipato in Lombardia? Salvini esclude questa prospettiva: “Noi stiamo lavorando per votare a scadenza naturale, non prevedo il futuro”. Un chiaro segnale di continuità sul percorso che porta alle elezioni regionali del 2028. Ed a proposito di tempistiche, Salvini si mostra piuttosto freddo anche all'ipotesi - che agli esponenti lombardi del Carroccio non dispiace affatto - di uno spacchettamento del partito modello Cdu-Csu: "Sono disponibile a ragionare con tutti, ma ho la testa alle politiche del 27, non mi metto a riorganizzare il partito a meno di un anno e mezzo dal voto". Insomma, la vocazione nazionale della Lega non può essere messa in discussione. 

Fontana: "Non conta il numero dei voti ma la qualità dei nomi"

Anche il governatore lombardo Attilio Fontana è tuttavia intervenuto nel dibattito riaccendendo gli animi:  "Io ho sempre sostenuto che le elezioni regionali sono una cosa diversa rispetto alle politiche e che quindi bisogna cercare di individuare delle persone che hanno credibilita' sul territorio, che sono apprezzate dalla gente. Quindi, per individuare queste persone, non si deve fare riferimento ai numeri dei voti che i partiti singolarmente prendono, ma ad altre valutazioni, altre scelte e poi si puo' fare un ragionamento".  " Io ho sempre detto, facendo indispettire qualcuno, che credo che a livello amministrativo la Lega abbia le possibilita' e le persone migliori che potrebbero andare a sostituirmi", aggiunge. "Anch'io spero che succeda in Lombardia quello che e' successo in Veneto, condivido" quanto affermato dal segretario Matteo Salvini.

Nella notte  i giovani della Lega lombarda hanno affisso uno striscione sul Pirellone per rivendicare la Lombardia alla luce della vittoria in Veneto: "Anche loro interpretano questo principio - commenta Fontana -, un principio che stiamo portando avanti in maniera assolutamente concorde evidentemente il vero spirito della Lega e' questo, e' lo spirito che e' emerso dalle elezioni regionali del Veneto e che e' emerso dalle affermazioni dei nostri giovani leghisti". La Lega, ha quindi concluso il governatore, "e' vivissima e fortissima. Io parlo del Nord perche' conoscono il Nord, ma la Lega e' viva e vegeta anche al Sud, io parlo per la parte che piu' mi riguarda da vicino. I principi, i valori, le modalita' di fare politica della Lega sono quelle che piu' intercettano l'anima dei lombardi e delle persone del Nord in genere".

Maccari replica a Fontana: "FdI ha innegabili competenze amministrative, no a uscite personali"

A Fontana ha replicato il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia Carlo Maccari: "Rispettiamo l'opinione del presidente Attilio Fontana e la sua fedelta' al partito che lo ha sostenuto, ma riteniamo che in questo momento la priorita' sia l'unita' della coalizione di Centrodestra e l'individuazione della migliore candidatura possibile per guidare la Regione Lombardia per i prossimi cinque anni". Maccari ha sottolineato l'importanza di un approccio condiviso, richiamando anche le parole del leader della Lega Matteo Salvini sulla possibilita' di accogliere una proposta di Fratelli d'Italia in Lombardia. "Il vicepremier Matteo Salvini ha saggiamente affermato che 'nella mia Lombardia se Fratelli d'Italia avra' un candidato all'altezza saro' ben felice di accogliere la loro proposta'. Bene. Fratelli d'Italia in Lombardia ha non solo persone 'all'altezza', ma anche una classe dirigente che ha dimostrato la sua credibilita', l'apprezzamento sul territorio e la sua innegabile competenza amministrativa.

Secondo Maccari, "siamo pronti ad esprimere una leadership forte che possa assicurare la continuita' della buona amministrazione e al contempo portare un nuovo slancio e nuove idee per il futuro della Regione. Non e' il momento per uscite personali o rivendicazioni di parte. Il candidato sara' il frutto di una valutazione complessiva e di un accordo tra tutti i partiti del Centrodestra".

Romeo (Lega): "Il candidato lombardo lo sceglierà il territorio, non Roma"

Nel dibattito è intervenuto anche il segretario lombardo del Carroccio Massimiliano Romeo, per rispondere a Maccari: "Da quando sono segretario della Lega Lombarda continuo a sostenere che c'è voglia e riconoscimento di Lega, questo è quanto vuole e pretende la nostra gente, a partire dai nostri giovani. Il resto sono tutte conseguenze, compresa la Lombardia, il cui candidato presidente sarà scelto dal territorio e non a Roma".  "Ribadisco che le elezioni in Lombardia saranno a scadenza naturale nel 2028. Il risultato del Veneto e di altre regioni ha dimostrato che un conto è il voto politico e di opinione, tutt'altra cosa sono le elezioni regionali dove a confrontarsi sono le politiche territoriali e soprattutto la credibilità degli uomini che le conducono e in questo campo la Lega con i propri rappresentanti è indiscutibilmente apprezzata dalla gente - aggiunge Romeo -. E adesso andiamo avanti a lavorare come siamo abituati noi lombardi". 

Lo striscione dei Giovani leghisti: "Ora alla Lega la Lombardia"

Questa notte davanti al Palazzo del Consiglio Regionale della Lombardia è apparso uno striscione dei giovani leghisti con la scritta "Il Veneto ha indicato la via, ora alla Lega la Lombardia". Motivando l'azione i coordinatori della Lega Giovani della Lombardia Matteo Mauri e di Milano Andrea Poledrelli dichiarano: "Dopo lo storico risultato ottenuto dalla Lega alle elezioni regionali in Veneto, dove il buongoverno del presidente Zaia viene premiato con ampio consenso, il messaggio è chiaro: anche in Lombardia si continui con un’amministrazione a guida Lega, unico vero sindacato del territorio e punto di riferimento al Nord Italia. I risultati del governo Fontana sono sotto gli occhi di tutti. La Lombardia è la prima economia italiana, motore industriale e di sviluppo. Tante sfide ancora ci attendono: stiamo lavorando per garantire abitazione e casa ai più giovani, valorizzazione dei talenti e dei rapporti tra istituti professionali e aziende, ma anche salute mentale e disagio giovanile".

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