Milano
Regione Lombardia, il caso Picchi riaccende lo scontro tra FdI e Lega: "Mancata lealtà", "Inesperti"
Dopo la mozione di sfiducia passata con voto segreto, Donzelli (FdI) accusa: “Gli alleati hanno detto una cosa e fatto un’altra”. Romeo (Lega) replica: “Inesperti che vogliono dettare le regole””. Il Pd: “Ora rimuovere Picchi”

Giovanni Donzelli e Massimiliano Romeo
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Donzelli (FdI): “Picchi, fatto grave, Lega e FI hanno detto una cosa e fatto un’altra”
Il voto segreto con cui il Consiglio regionale lombardo ha approvato la mozione di sfiducia alla sottosegretaria Federica Picchi (FdI) apre una nuova frattura nella maggioranza. "Io mi adopero sempre per gettare acqua sul fuoco, in questo caso non posso sminuire: è un fatto grave", ha dichiarato Giovanni Donzelli (FdI). Dietro i 19 franchi tiratori ci sono con tutta evidenza gli alleati: "Noi abbiamo motivo – verificato – di credere che non sia mancato nemmeno un voto di FdI, quindi è evidente che gli alleati hanno detto una cosa e fatto un'altra. FdI non ha mai fatto mancare né lealtà né generosità. C'è un tema aperto anche perché difficile pensare che i vertici di FI e Lega non si siano accorti di quanto accadeva in Lombardia".
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Donzelli insiste sul nodo politico: "È un tema di lealtà. Se uno ha un problema politico lo dice chiaramente: 'abbiamo un problema politico con FdI in Lombardia perché non vogliamo sia in maggioranza'. Non credo, perché a quel punto non ci sarebbe la maggioranza, ma normalmente le azioni sono conseguenti alle parole".
Quanto al futuro di Picchi: "Penso di sì, ma non è il caso Picchi. Ho fiducia nell'operato del sottosegretario e dei nostri consiglieri tutti convinti a difenderla. Per me deve andare avanti ma il tema non è il caso specifico ma capire se c'è lealtà o no". Sulla possibilità che sia una mossa in vista delle regionali: "Non sarebbe intelligente visto che stiamo governando insieme".
Romeo (Lega): “L'inesperienza non si addice a chi vuole dettare le regole”
Dall’altra parte della maggioranza arriva la risposta del capogruppo leghista in Senato Massimiliano Romeo: "Sappiamo benissimo tutti come sono andate le cose anche perché la matematica non è un'opinione. Noi, quindi, non abbiamo bisogno di replicare a nessuno. C'è solo da prendere atto di una certa inesperienza che poco si addice a chi aspira a dettare le regole in Regione Lombardia".
Sorte (FI): "Noi sempre leali, abbassiamo i toni"
Interviene nel confronto anche il coordinatore regionale di Forza Italia Alessandro Sorte: "Chi accusa Forza Italia ci dà una centralità ancora più forte di quella che noi oggi abbiamo. È vero che siamo cresciuti tanto, raddoppiando la nostra pattuglia al Pirellone, ma in questo modo ci attribuiscono un peso che, per il momento, ancora non abbiamo…". "Per carità, non pongo confini alla nostra espansione - aggiunge ironico Sorte - ma accusarci di aver spostato una ventina di consiglieri va ben oltre le mie più rosee previsioni e ambizioni…". Ad ogni modo "noi siamo sempre stati leali e siamo stati leali anche nella votazione di ieri - conclude Sorte -. Invito tutti ad abbassare i toni. Come Forza Italia, ci proponiamo di essere la forza di mediazione e di sintesi tra FdI e Lega in vista di un finale di legislatura che si annuncia particolarmente frizzante".
Il Pd incalza, Majorino: “Picchi deve essere rimossa”
A cavalcare lo scontro è il Partito Democratico. Il capogruppo regionale Pierfrancesco Majorino non usa giri di parole: "È inutile che Donzelli oggi pianga, una bella parte della destra lombarda ha dato un grande schiaffone a lui e ai vertici romani di Fratelli d’Italia". Per Majorino il nodo vero è che “in Regione non vengono affrontati grandi temi come le liste d'attesa in sanità o le decine di migliaia di case pubbliche vuote, perché la destra lombarda è prigioniera dei suoi continui conflitti interni”. "Checché ne dica Donzelli, ora pretendiamo le dimissioni di Picchi, perché il voto del Consiglio è stato chiarissimo. Quindi poche chiacchiere, ora la sottosegretaria deve essere rimossa, lei e le sue tesi No Vax".
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