Iannetta (UISP Milano): la Regione toglie il diritto allo sport per tutti
"La Regione Lombardia toglie di fatto la possibilità a migliaia di sportivi di praticare sport a livello dilettantistico"
Iannetta (UISP Milano): la Regione toglie il diritto allo sport per tutti
Con l’ordinanza della Regione emanata nella notte di venerdì 16 ottobre la Regione Lombardia toglie di fatto la possibilità a migliaia di sportivi di praticare sport a livello dilettantistico. Inasprendo le norme già presenti nell’ultimo DPCM impedisce alle società sportive di continuare non solo con i tornei e i campionati negli sport di contatto, ma anche di proseguire con i meri allenamenti e/o preparazione atletica, che invece possono condotti in totale sicurezza e rispetto dei protocolli, esattamente come gli sport non da contatto. La UISP di Milano si rende portavoce di tutto il mondo degli sportivi ai quali è stato tolto il diritto di praticare sport, anche se in condizioni di controllo ed in totale disparità con altre discipline.
“Non capiamo per quale motivo le migliaia di società sportive che si sono adattate con enormi sforzi, personali ed economici, ai protocolli di prevenzione debbano ora interrompere tutte le attività. - spiega Antonio Iannetta, dirigente UISP Milano - Specialmente troviamo illogico che all’interno di una stessa società sportiva, dove vengono effettuati tutti i controlli previsti dalla legge, non sia più possibile che gli atleti iscritti si possano allenare, magari limitando le attività alla preparazione tecnica senza procedere alle attività di "contatto", e di fatto garantire il loro stato di salute, bene primario in questo momento di emergenza sanitaria. Non permettere alle realtà sportive dilettantistiche di mantenere un regime di allenamento, magari anche limitato, comporterà la scomparsa del tessuto connettivo sportivo, la perdita di tante realtà ormai allo stremo, una ulteriore lesione all'equilibrio di vita dei cittadini.“
“Ci chiediamo, - continua Iannetta - dove sia stata la Regione in questi mesi, cosa abbia fatto per prevenire questa situazione e per implementare i meccanismi di controllo e prevenzione. Ci chiediamo perché ancora oggi non ci siano dei presidi territoriali per assisterei i cittadini in materia di sicurezza sanitaria. Arrivare a imporre questo lockdown dello sport è un fallimento delle politiche regionali.”
Commenti