Regione Lombardia, movimenti al centro. Cattaneo: "Parisi? Lavoriamo ma..." - Affaritaliani.it

Milano

Regione Lombardia, movimenti al centro. Cattaneo: "Parisi? Lavoriamo ma..."

Cattaneo a Parisi: "Lavorare insieme, non incorporarci"

di Fabio Massa

Niente sinistra e nuovo soggetto moderato di centrodestra. Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio Regionale, in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano "risponde" a Stefano Parisi: "Ho molto rispetto ma il problema non è incorporarci, ma coinvolgerci e coinvolgere le altre realtà come Fitto, Quagliariello, il Popolo della Famiglia, Cesa in un soggetto nuovo che può avere il suo embrione in Lombardia. In ogni caso, il popolo di Cl sceglierà in base ai principi cardine. Che fino ad oggi hanno funzionato nel centrodestra e non nel centrosinistra..." L'INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT MILANO

Presidente Cattaneo, iniziamo dalle polemiche estive sulla frase di Gori su Formigoni. Il sindaco di Bergamo ha detto che l'ex governatore aveva una idea di politica "forte".
Ha detto la verità. Quello che ha detto è sicuramente un fatto oggettivo. Ho partecipato in prima persona a quella stagione, soprattutto nella prima fase dal 1995 al 2005. Quella è stata una fase di grande innovazione politica e istituzionale. L'idea di sussidiarietà, quando noi la pronunciavamo 20 anni fa, era sconosciuta. Oggi è in qualche modo non solo sdoganata ma accettata e riconosciuta come principio politico di efficienza. Tutto questo è stato figlio di una visione politica di cui Formigoni ha rappresentato il punto più visibile. 

Quindi, Gori?
Il fatto che Gori riconosca questo vuol dire che riconosce un fatto oggettivo. Dopodiché c'è anche un po' di furbizia politica: è evidente che Gori ha interesse a cercare di pescare voti nel centro. Ma gli andrà male. Accadrà a lui lo stesso che è accaduto a Beppe Sala. Anche lui fece considerazioni analoghe, prima delle Primarie, poi però lo costrinsero a mettere la maglia di Che Guevara. A Gori succederà la stessa cosa. La parte più radicale della sinistra, a cui lui non potrà rinunciare, perché sono voti che gli servono se vuole provare a vincere, gli metterà come condizione di non aver rapporti politici con chi viene dall'esperienza di Cl. Mi faccia dire: questo credo che spieghi anche la miopia di chi, anche tra i nostri, pensa di poter trovare consolazione nel centrosinistra e in Gori.

Si dice che Vittadini sia fiducioso nel centrosinistra, e che alcuni pensino di schierarsi con Gori.
Il problema dal mio punto di vista non è di schieramento, ma di contenuto. Messa in premessa la domanda, è evidente a molti - come l'ultimo Meeting ha mostrato - che difficilmente ci sarà una presa di posizione a favore dell'uno o dell'altro in maniera esplicita ma solo l'indicazione di alcuni criteri in base ai quali poi chi si richiama a Cl deciderà come votare. 

Quindi?
Quindi la questione è di contenuti. Stiamo parlando di un elettorato di un certo rilievo: chi si intesterà i contenuti che questo elettorato ha a cuore? Stiamo parlando della sussidiarietà, libertà di educazione, difesa dei principi non negoziabili, idea di economia sociale di mercato. Tutte queste cose chi le fa proprie e le rende oggetto della propria proposta politica? Io mi aspetto che questi temi li sposino Maroni e la coalizione di centrodestra. 

E il centrosinistra?
Abbiamo detto dei criteri per gli elettori di Cl. E se vale quel che ho detto per Maroni, vale anche il suo contrario. Si definisce una traiettoria politica, perché l'esperienza insegna che là dove abbiamo dato vita a governi di centrodestra è stato possibile difendere i nostri valori, dove ci siamo alleati a sinistra è stato molto più difficile. 

In che senso?
Vogliamo ricordare la Cirinnà, il dibattito sul fine vita e tutto il resto? 

Parliamo di Parisi. In un'intervista ad Affaritaliani.it Milano ha parlato di una quarta casa per il centrodestra. E vi ci ha invitato...
L'idea di fare la quarta gamba del centrodestra è anche la mia idea. Da tempo lo dico: dobbiamo fare un soggetto politico, se occorre anche nuovo, che sia in grado di intercettare il voto moderato che non vuole andare a sinistra e che non si riconosce né nella Lega né in Berlusconi. E' un voto che c'è e non è trascurabile. Sono convinto che ci debba essere la quarta gamba. Un soggetto solo, però, e non più di uno. Questo è il progetto politico a cui io sto lavorando e a cui stava lavorando il Nuovo Centrodestra fin dal suo inizio. 

Ncd però è lettera morta ormai...
Diciamo che se a un certo punto, come sembra - vedendo la Sicilia - il progetto diventa un altro, allora io non sono più disponibile a stare in quel gruppo. A Parisi dico che ho un grande rispetto. Vedo in Parisi una grande voglia di incorporare la nostra esperienza. Ma la nostra esperienza ha una sua connotazione di autonomia. Non siamo quattro sbandati in cerca di un posto. Siamo l'espressione di una storia politica di tradizione e durata, e che ha anche un radicamento territoriale. Abbiamo una rete sul territorio. Chi pensa che il problema sia annetterci non ha capito e soprattutto non produrrà risultato. Il problema è costruire un progetto nuovo insieme. E' questa la sollecitazione che io faccio a Parisi. Il problema non è farsi incorporare da Energie per L'Italia ma costruire un soggetto con tutte le realtà che ci stanno. 

Di chi stiamo parlando?
I soggetti sono Fitto, Cesa, Quagliariello, il Popolo della Famiglia, noi. Tutti questi soggetti che esprimono una posizione di centrodestra moderato vanno messi insieme. Se guardo il territorio le realtà che trovo più presenti a livello locale sono tante liste civiche di centrodestra che sono certamente alternative alla sinistra, ma che non si riconoscono nei partiti attuali. Quei soggetti là sono i primi mattoni con i quali si può costruire questo edificio nuovo. Quei soggetti esistono già. Secondo uno studio di Forza Italia in Parlamento il soggetto politico che è andato meglio alle elezioni sono le liste civiche di centrodestra. Nei Comuni quella proposta ha già vinto. Bisogna fare in modo che possa esistere a livello regionale e nazionale.

Conclusione?
Io credo che anche sul piano politico in questo momento dalla Lombardia si debba suonare il gong di questo soggetto nuovo che si candida ad essere la quarta gamba del centrodestra. Lo faccio come un appello ad Alfano, Lupi e agli altri dirigenti: Alternativa Popolare non può andare a sinistra. Se così fosse nessuno può invocare l'unità per scegliere una linea politica che ci snatura. Ma io mi auguro perché ci sia ancora spazio per un ravvedimento. Anche perché la scelta della Sicilia rimane incomprensibile anche per i sondaggi. E' una coalizione destinata alla sconfitta. Detto questo, la Lombardia apra la via a una cosa nuova: con Parisi e tutti gli altri che ho detto prima. Il gruppo regionale di Lombardia popolare può essere l'embrione intorno a cui generare questo nuovo soggetto.

Concludiamo sulle parole di Formigoni su Maroni.
Bisogna avere un po' di memoria storica. Ricordatevi che cosa dicevano i leghisti di Formigoni 5 anni fa. Io non penso che Maroni sia privo di visione, ma sono convinto che il governo di Maroni abbia bisogno di un supplemento di forza nei contenuti che una realtà come la nostra è in grado di contribuire a dare. 

Un esempio.
Un contenuto forte? Recuperare il progetto di fusione Atm-Trenord. 

fabio.massa@affaritaliani.it








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