Regione, Sanità e ticket: Maroni promette una "rivoluzione" - Affaritaliani.it

Milano

Regione, Sanità e ticket: Maroni promette una "rivoluzione"

Il governatore lombardo: "Arac, già 15 candidature"

Continua il percorso di costituzione dell'Anticorruzione regionale lombarda. Il presidente della Regione, Roberto Maroni, si e' confermato "ottimista" sull'esito del confronto che sta tenendo con il governo e ha reso noto che l'avviso pubblico per la carica di presidente dell'ente, che si chiudera' l'8 di aprile, ha gia' raccolto 15 candidature. "Ad avviso chiuso - ha detto Maroni - procedero' all'indicazione al consiglio del presidente e dei quattro membri. Intanto - ha aggiunto - confermo che il confronto con il Governo portera' a una sperimentazione come successo gia' con la riforma della sanita'. Sono molto ottimista".

E' infatti intanto al via il monitoraggio della riforma socio sanitaria lombarda. Roberto Maroni, e il ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, hanno firmato l'intesa che istituisce il tavolo che si occupera' di valutare i risultati della legge. "Il Governo - ha ricordato Maroni - avrebbe anche potuto impugnare la legge alla Corte costituzionale, invece il ministro Lorenzin ha avuto la capacita' e il coraggio di non impugnare la legge, considerandola cosi' innovativa da rappresentare una sperimentazione". Secondo l'accordo, il tavolo avra' due momenti di verifiche: la prima dopo tre anni e la seconda dopo cinque anni. "Al termine di questo periodo, ma mi auguro anche molto prima, saremo in grado di valutare i risultati che certamente ci saranno e questo potra' consentire al Governo e al Ministero di dire che questo e' il modello che puo' essere esteso anche ad altre Regioni". Maroni ha quindi ricordato che la legge di riforma prevede due principi - "la liberta' di scelta tra struttura pubblica e privata; passare da 'curare' a 'prendersi cura'" - e che si prevede che "a regime la riforma possa portare risparmi per circa 400 milioni".

Il presidente della Regione Lombardia ha quindi confermato anche l'azione di riforma sul ticket sanitario al vaglio delle forze sociali e promette una "rivoluzione". Durante una conferenza stampa con il ministro alla Salute, Maroni ha ricordato che "i ticket sono uno dei temi su cui ci siamo impegnati, al di fuori del Reddito di autonomia, e per il quale abbiamo un'iniziativa specifica che e' stata presentata alle forze sociali. Lunedi' prossimo - ha aggiunto - ci sara' un incontro con i sindacati per valutare questa nostra proposta e avere il via libera, che significa che ci sara' una rivoluzione dei ticket, con l'obiettivo di ridurne il costo e i peso sulle famiglie". Maroni ha quindi sottolineato che "si tratta di una nostra proposta molto articolata e prevede anche risorse economiche".

"Un modello estremamente innovativo" che per questo merita di essere sperimentato e osservato. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, promuove le novita' apportate dalla riforma sanitaria lombarda, ma avverte che si tratta di "una sfida ambiziosissima". "All'inizio - ha ricordato - avevamo espresso alcune criticita', poi e' seguito un grosso lavoro dei tecnici della Regione e del ministero. La Regione Lombardia - ha aggiunto - presenta un modello completamente diverso di gestione, mai provato prima, e per questo estremamente innovativo. E una sfida ambiziosissima ma abbiamo deciso di dare questa possibilita' alla Lombardia. Oltre le verifiche a tre e cinque anni, faremo delle valutazioni semestrali. Spero - ha concluso il ministro - in risultati positivi".

IL DIRETTORE BERGAMASCHI LASCIA PER LA STATALE - Ma la partita attorno alla Sanità è complessa ed è anche una questione di poltrone. Come riporta il Corriere, infatti, il direttore generale Walter Bergamaschi sta per fare le valigie dopo tre anni alla guida tecnica dell'assessorato. Dal prossimo 2 maggio sarà infatti il nuovo dirttore generale dell'Università Statale di Milano. La fuoriuscita di Bergamaschi dovrebbe accelerare il riassetto dell'intero assessorato, come anticipato da Affaritaliani.it, con Forza Italia che spinge per avere le deleghe attualmente in mano al governatore Roberto Maroni dopo la bufera giudiziaria che ha travolto Mario Mantovani. E proprio i continui scandali, dai quali pure è rimasta indenne proprio la sua direzione, avrebbero contribuito a far maturare in Bergamaschi l'idea di lasciare. In pole per la sua sostituzione, Carlo Nicora del Papa Giovanni XXIII di Bergamo, e Mara Azzi, dell'Agenzia tutela della Salute di Bergamo.








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