Milano
Regione, Sportello famiglia ok. C'è anche il call center 'anti-gender'

La Giunta lombarda approva gli indirizzi per il nuovo sportello Famiglia, Gallera: "Sostegno per chi è in difficoltà"
“Regione Lombardia da oggi ha uno strumento in più a sostegno delle famiglie con minori che si trovano in situazione di difficoltà legate alla crescita e allo sviluppo dell’identità, con particolare attenzione alle relazioni tra coetanei, al fine di affrontare i sempre più frequenti atti di bullismo, e con le strutture didattiche, educative e culturali, al fine di garantire anche un corretto rapporto tra famiglie con minori ed istituzioni”. Lo ha detto l’assessore al Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale di Regione Lombardia Giulio Gallera a margine dell’approvazione in Giunta regionale dell’attivazione in via sperimentale dello ‘Sportello Famiglia’.
“Con questo nuovo strumento – ha detto Gallera - Regione Lombardia intende supportare anche il ruolo attivo e corresponsabile delle famiglie su tematiche importanti e delicate come quelle legate allo sviluppo dell’identità dell’adolescente, e nei percorsi scolastici dei propri figli attraverso la partecipazione nella definizione dei Piani dell’Offerta Formativa (POF) degli istituti scolastici.
A sostegno delle famiglie a breve partirà in via sperimentale uno sportello di primo ascolto del bisogno espresso dalle famiglie e di orientamento ai servizi offerti sul territorio che offrano un sostegno alle famiglie con particolare attenzione agli aspetti sociali e psicologici. Alla fine della sperimentazione – ha concluso l’assessore - verrà redatto un documento riassuntivo di analisi delle segnalazioni e richieste presentate dalle famiglie a Regione Lombardia”.
LA POLEMICA SUL CALL CENTER CONTRO LE TEORIE GENDER NELLE SCUOLE - All'interno del pacchetto approvato, figura anche il controverso "call center" per famiglie contro la diffusione della teoria gender nelle scuole. Il nuovo servizio sarà affidato tramite bando ad un ente o ad una assocaizione. "Basta con l'indottrinamento ideologico che in alcune realtà viene fatto ai bambini", ha spiegato l'assessore regionale alle Culture e alle Identità Cristina Cappellini della Lega. Il leghista Massimiliano Romeo ha commentato: "Vogliono creare l'uomo senza religione, senza cultura, senza famiglia e senza identità. Noi ci batteremo fino in fondo e senza esclusione di colpi contro questo progetto". Critico il Pd: "La Lega non perde occasione di mettere in campo iniziative retrograde e oscurantiste. Il call center anti-gender è un'iniziativa priva di fondamento, ideologica e inutile", ha detto Enrico Brambilla. La sperimentazione del servizio per 12 mesi avrà un costo previsto di 30mila euro.













