Milano

Sala dice che non è una resa. Ma il Pd si è arreso (purtroppo)

Le dimissioni di Bardelli e lo stop al Salva Milano non sono una "resa" per il sindaco Sala. Ma è il suo azionista di maggioranza ad essere afono e contraddittorio sull'urbanistica. Come su tutte le grandi questioni cittadine. Commento

di Fabio Massa

Sala dice che non è una resa. Ma il Pd si è arreso (purtroppo)

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"Non è una resa", dice Beppe Sala, il sindaco di Milano, dopo le dimissioni di Guido Bardelli, assessore alla casa. Non è una resa, dice. Ma la politica sì, si è arresa eccome. E da un pezzo. E' una resa che il Pd abbia deciso di mandare a fondo il Salva Milano ben prima che il sindaco staccasse la spina. Anzi, diciamola tutta: il primo cittadino ha detto stop perché sapeva che lo avrebbero lentamente cotto proprio su quel provvedimento, che sarebbe stato rinviato e rinviato e alla fine approvato solo dopo un accordo con il centrodestra, che avrebbe chiesto qualcosa in cambio. Sala è tante cose, non tutte negative e non tutte positive, come tutti noi, ma di certo non è uno che ha l'attitudine all'ostaggio e alla sindrome di Stoccolma.

A Milano un Pd senza posizioni

Dice, Sala: "Non è una resa", perché lui non si arrende. Però il problema, oggi, non è lui. E lui lo sa. Il problema, oggi come ieri, è la linea politica del suo azionista di maggioranza, il Partito Democratico, afono e contraddittorio su tutte le grandi questioni che non siano i diritti individuali sacrosanti. Ha presentato, il Pd, un suo piano casa? No, e infatti eredita quello di Bardelli. Ha presentato, il Pd, un suo piano per l'urbanistica? No, e infatti eredita quello di De Cesaris i cui fondamenti, si dica quel che si vuole ma da queste parti abbiamo buona memoria, sono comunque quelli di Masseroli e Moratti. Ha una sua posizione, il Pd, sulle partecipate? Le vuole pubbliche? Le vuole private? Le vuole gestite per aiutare il Comune a fare cassa o per svilupparsi? Non si sa. Ha una sua posizione, il Pd, sui trasporti e magari un'idea su come recuperare i soldi che mancano ad Atm? Ha una sua posizione, il Pd, sul decentramento?

Ha una sua posizione, il Pd, sul tema enorme del lavoro a Milano, con le risorse che mancano? Dissero che volevano il salario minimo, ma tutti i bandi che vengono fatti sono ancora a massimo ribasso, di talché le aziende fornitrici devono ancora comprimere se vogliono vincere, e spesso questi bandi vanno deserti perché semplicemente sono anti economici per i privati e pure rischiosi, sempre nelle more del Tar, del Consiglio di Stato e delle mille possibili inchieste. Ha una sua posizione, il Pd, sul fatto che i privati possano guadagnare da quel che fanno? Sul fatto che i fornitori, dalla comunicazione alla ristorazione, non si possono spremere ma devono guadagnare il giusto? Ha una posizione, il Pd, sullo stadio? Ha una posizione, il Pd, sulle primarie per scegliere il successore di Sala?

Ecco, quando i dem avranno risposto alla metà di queste domande, forse crederemo che non c'è una resa ma un progetto. Ma fino ad allora lasciateci l'amaro in bocca.







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