Salvini contro l'asse Sala-Fontana. E c'è chi chiede l'azzeramento della giunta
Confronto serrato tra il governatore, la Lega e Matteo Salvini, che non vuole ordinanze che "anticipino" il Dpcm
di Fabio Massa
Alcuni parlano ad Affaritaliani.it Milano di nervi tesi. Altri, comunque, di un confronto serrato. Certo è che quello che è andato in onda stasera sull'asse Salvini-Regione è stato indubbiamente un momento di interlocuzione sulle criticità. Il leader della Lega ha chiesto lumi sulla linea di Fontana che sta "anticipando" le decisioni del Governo. L'ordinanza che poi viene seguita dal Dpcm, e poi ancora la nuova ordinanza che sta facendo molto discutere soprattutto per il divieto di aprire i centri commerciali nel week end, giorni in cui totalizzano il 70 per cento del fatturato. Certo, la situazione di Milano è critica, e allora c'è - nel gruppo Lega - chi ha portato avanti la tesi che si dovrebbe convincere il governo a fare un lockdown locale. Mal di pancia, tanti. Tantissimi. Sullo sfondo un rimpasto di giunta richiesto ma mai arrivato e anche chi ha proposto proprio di azzerare tutto. Provocazioni, ma che danno la misura di quanto i rapporti siano tesi. Perché la Lombardia è nell'occhio del ciclone sia per quanto riguarda l'andamento del virus, sia per quanto riguarda il trattamento da parte dei media. Ma c'è qualcos'altro che si agita sotto. Ed è l'asse ritrovato tra Attilio Fontana e Beppe Sala. I due, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano, hanno lavorato di concerto ieri per il varo dell'ordinanza, che comunque dovrebbe essere firmata domani mattina. "Ma oggi chi si è preso tutte le responsabilità sei stato solo tu Attilio. Perché tu ti carichi l'onere delle scelte e lui fugge?", è stato il concetto portato avanti con toni molto duri. Ormai nella mattinata di domani l'ordinanza verrà emessa, ma con un carico di veleni che lascia dietro di sè una traccia importante.
fabio.massa@affaritaliani.it
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