Salvini: "Primarie? Se sono un massacro, no grazie". Il nodo è sempre Ncd - Affaritaliani.it

Milano

Salvini: "Primarie? Se sono un massacro, no grazie". Il nodo è sempre Ncd

"Se le primarie diventano il modo di scannarsi per tre, quattro o cinque mesi come ha fatto la sinistra, no grazie. Per fortuna abbiamo piu' di una persona in mente e c'e' piu' di una disponibilita' per rilanciare Milano. Se c'e' accordo fra tutti gli alleati come mi auguro lo offriremo prima possibile ai milanesi. Non manca molto". Cosi' il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, sulle elezioni amministrative a Milano, a margine di una cena di autofinanziamento di Radio Padania Libera in un ristorante di Corso Italia, a Genova. A chi gli ha domandato se il Carroccio sia pronto a correre da solo nel caso in cui altri partiti del centro destra non dovessero sostenere il candidato leghista, Salvini ha risposto che "uniti si vince sia a livello locale che a livello nazionale e la Regione Liguria - ha concluso - ne e' la dimostrazione".

Ma la quadratura del cerchio continua a sembrare lontana. Il governatore di Regione Lombardia Roberto Maroni è tornato a rilanciare l'idea di un modello-Lombardia, con una coalizione che includa anche il Nuovo Centrodestra: "La sinistra sta già facendo campagna elettorale e noi siamo ancora qui a chiedere allo specchio chi è il più bello del reame. Dobbiamo sceglierlo, questo bello del reame, magari entro Natale. Mi piacerebbe un sindaco che tenga insieme tutta la maggioranza che guida la Regione oggi, un sindaco che affascini, anche perché bisognerà votare al ballottaggio il 26 giugno e bisognerà far tornare i milanesi dal mare. Salvini è l’ideale ma ha detto no". Questa la replica del coordinatore regionale di Forza Italia Mariastella Gelmini: "Maurizio Lupi deve decidersi a dire parole chiare, prenda una posizione critica nei confronti di Renzi e dell’esperienza di governo col Pd, altrimenti è difficile che Ncd possa far parte dell’alleanza per le Comunali milanesi. Oggi sul tavolo c’è una sola candidatura di peso, quella di Alessandro Sallusti, che però non ha ancora sciolto la riserva. Ma non dobbiamo farci prendere dalla fretta né farci dettare i tempi dal Pd. Giusto, piuttosto, il richiamo di Riccardo De Corato a lavorare sul programma".








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