Milano
San Siro, la Giunta del Comune di Milano approva la delibera per la vendita. SCARICA IL DOCUMENTO
Semaforo verde dalla Giunta del Comune di Milano alla delibera per la vendita dello stadio di San Siro e delle aree circostanti. Il prezzo di vendita di 197 milioni. Documento non emendabile

Stadio San Siro a Milano
San Siro, la Giunta del Comune di Milano approva la delibera per la vendita
Via libera dalla Giunta del Comune di Milano alla delibera per la vendita dello stadio di San Siro e delle aree circostanti a Inter e Milan. Da venerdì inizia il dibattito nelle commissioni, per giungere al voto in consiglio comunale settimana prossima. La vicesindaca Anna Scavuzzo ha spiegato ai cronisti: "Vi confermo che la Giunta ha esaminato favorevolmente la proposta che verrà portata all'attenzione del Consiglio comunale. Ora ci saranno una serie di commissioni dedicate per entrare nel merito del provvedimento".
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La delibera non sarà emendabile in consiglio comunale
La delibera sulla vendita di San Siro a Inter e Milan non sarà emendabile dal Consiglio comunale. "Ovviamente il Consiglio è sovrano, ma siccome la proposta è integrata con le relazioni degli advisor, di fatto non è possibile accettare nessun emendamento perché andrebbe a inficiare l'equilibrio delle relazioni - ha spiegato la vicesindaca Anna Scavuzzo -. L'obiettivo è affrontare la delibera con il conforto del lavoro degli advisor che ci hanno aiutato. Di fatto anche se ci fossero gli emendamenti non sarebbero accolti". Saranno invece accettati ordini del giorno collegati alla delibera da parte dei consiglieri.
De Chirico (Forza Italia): "Delibera non emendabile lascia perplessi"
Un aspetto, quello della non emendabilità del testo, che sta suscitando reazioni. Così il consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico: "Questa condizione non può che lasciarci perplessi. Dopo averci incontrato per chiedere informalmente sostegno al progetto del nuovo stadio senza farci vedere in anteprima le carte e senza, quindi, averci dato alcuna possibilità di agibilità politica, oggi non possiamo nemmeno avanzare proposte migliorative. Insomma, una delibera da prendere o lasciare L'unica opzione è quella di presentare ordini del giorno collegati alla delibera che, come da migliore tradizione del centrosinistra, verranno messi in fondo al cassetto. Se poi aggiungiamo le risposte piccate di certi esponenti del PD (Majorino, Uguccioni, etc) alla proposta dell'ex-sindaco Moratti di un "Patto per Milano" il mio voto alla delibera appare scontato".
L'assessora Grandi (Verdi) ha votato contro la delibera
In giunta c'è stato un ampio dibattito" sulla delibera relativa alla vendita. Come ha spiegato Scavuzzo, "l'assessora Elena Grandi" che ha la delega al Verde ed è espressione di Europa Verde "ha portato il parere negativo sulla delibera, come del resto già espresso dal gruppo dei Verdi - ha concluso Scavuzzo - Adesso sarà il Consiglio comunale a decidere col voto".
La delibera in consiglio giovedì 25 settembre
La proposta di delibera consiliare per la vendita fissa il prezzo a 197 milioni di euro. Il Comune partecipera' per un massimo di 22 milioni. Nelle prossime settimane, non oltre il 30 settembre, e quindi probabilmente giovedi' 25, la delibera approdera' in consiglio comunale, dove la discussione si preannuncia tesa per la contrarieta' di 6 consiglieri di maggioranza, l'indecisione di altri 3 e l'incognita su come si comportera' l'opposizione.
San Siro: i principali elementi della delibera
Una nota di Palazzo Marino ricostruisce così i principali elementi della delibera. Eccoli.
Il Compendio immobiliare ‘Ambito GFU San Siro’ è un insieme continuo di aree e immobili localizzati tra le vie Achille, Tesio, Harar, Dessiè, dei Piccolomini, comprensivo dello Stadio ‘Giuseppe Meazza’, e insiste su una superficie territoriale di circa 280mila metri quadri.
I diritti edificatori sono pari a 98.321 mq di superficie lorda e l’indice di edificabilità previsto dal PGT vigente è pari a 0,35 mq/mq.
Il DOCFAP, il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali, presentato dalle Società (e pubblicato sul sito istituzionale del Comune), suddivide l’intervento in due stralci funzionali, lo ‘Stralcio Stadio’ e lo ‘Stralcio Plurivalente’.
Le opere riguarderanno principalmente la costruzione del nuovo Stadio, lo spostamento e la riqualificazione del tunnel Patroclo, la parziale demolizione e messa in sicurezza del ‘Meazza’ e la realizzazione di verde pubblico per una superficie pari al 50% dell’intera GFU.
Il soggetto acquirente sarà un veicolo societario controllato dalle Società, che comunque sottoscriveranno il contratto.
Il prezzo di vendita di 197 milioni: 73 alla sottoscrizione del contratto
Il prezzo di vendita è pari a 197.075.590 euro; 73 milioni saranno versati al Comune di Milano contestualmente alla sottoscrizione del contratto, la restante parte sarà rateizzata e garantita da apposite fideiussioni bancarie o assicurative. Sono inoltre previste fideiussioni a garanzia della realizzazione del nuovo Patroclo, del verde e della parziale demolizione e consolidamento del 'Meazza'.
La proposta prevede una serie di clausole a tutela dell’operazione, volte a impedire eventuali operazioni speculative e ad assicurare la valorizzazione e lo sviluppo del territorio in termini sociali, economici e ambientali.
Tra queste, la clausola ‘earn out’ che obbliga l’acquirente a versare al Comune una percentuale delle plusvalenze generate in caso di vendita a terzi nell’arco dei primi 5 anni dalla sottoscrizione del contratto. La risoluzione del contratto di vendita, con riconsegna dei beni al Comune dietro restituzione del corrispettivo versato fino a tale data, qualora non sussistano i presupposti di legge per l’avvio dei lavori, nei termini indicati dalla delibera. Il divieto di alienazione entro i termini fissati per l’eventuale avverarsi della clausola risolutiva. Ancora, in caso di trasferimento a terzi di tutte o parte delle aree ad un prezzo pari o inferiore a quello di acquisto, il Comune potrà esercitare il diritto di prelazione. Saranno poi in carico alle Società alcuni obblighi, tra cui quello di mantenere il controllo sulla Parte Acquirente per un periodo di 15 anni dall’atto di vendita e di garantire i requisiti di onorabilità di eventuali nuovi soci.
San Siro: le opere previste
Il progetto prevede che il 50% dell’intero comparto resti a verde: almeno 80mila mq – di cui 50mila mq di verde profondo – torneranno di proprietà comunale al termine dei lavori, mentre la manutenzione resterà in carico alla parte acquirente per almeno 30 anni.
Inoltre, in conformità a quanto previsto dalla deliberazione della Giunta Comunale n. 28/2023 e ottemperando al Piano Aria e Clima del Comune di Milano, l’intervento complessivo di riqualificazione dell’ambito GFU San Siro dovrà tendere alla neutralità carbonica: gli interventi compensativi delle emissioni residue di CO2 saranno da effettuarsi esclusivamente nel territorio di Milano.
L’impianto, la cui capienza è stata stabilita in almeno 70mila posti, e l’intero compendio dovranno essere progettati e realizzati in modo da assicurare la piena accessibilità e fruibilità a tutte le categorie di utenti.
Per quanto riguarda la rimozione dell’attuale tunnel Patroclo e le opere di bonifica della GFU, l’Amministrazione comunale sosterrà una quota dei relativi costi fino a un massimo di 22 milioni di euro.