Milano
San Siro, il Tar respinge la richiesta di sospensiva sulla vendita: l'iter può proseguire
Il Tar di Milano responge la richiesta presentata dal Comitato Sì Meazza: "Seri dubbi sull'ammissibilità dei ricorsi". La procedura di vendita a Milan e Inter può proseguire. Ma l'inchiesta sull'urbanistica rischia di paralizzare tutto

San Siro
San Siro, il Tar respinge la richiesta di sospensiva sulla vendita: l'iter può proseguire
Nel giorno della bufera su Palazzo Marino con la nuova indagine della Procura di Milano sull'urbanistica che vede coinvolto tra gli altri anche l'assessore Giancarlo Tancredi, sul fronte San Siro giunge una notizia che teoricamente avrebbe potuto far sorridere il sindaco Beppe Sala: il Tar di Milano ha infatti respinto la richiesta di sospensiva dell'operazione di vendita dello stadio San Siro a Inter e Milan presentata dal 'Comitato Sì Meazza'. Nelle motivazioni dei giudici si legge che "non emergono profili che possano indurre ad una ragionevole previsione favorevole ai ricorrenti dell’esito del ricorso" dal momento che ci sono "seri dubbi sulla ammissibilità dei ricorsi, principale e per motivi aggiunti, sotto plurimi profili, alcuni eccepiti (come – fra gli altri - quello che fa leva sul difetto dei presupposti del ricorso collettivo), altri rilevabili d’ufficio, come la possibile inammissibilità del quarto ricorso per motivi aggiunti".
Il Tar: "Il contratto di vendita non evidenzia un danno irreparabile rispetto alla demolizione"
Secondo il Tar, riferisce LaPresse, "non appare sussistente neppure il prescritto 'periculum in mora', dedotto in modo generico e per lo più facendo leva sulla imminente stipulazione del contratto di vendita dello 'Stadio Meazza', che, di per sé, non sembra evidenziare un danno irreparabile in ordine alla circostanza che la demolizione dello stadio non potrà avvenire prima del 2030". Il Comune di Milano può andare avanti con la procedura di vendita dell'impianto ai due club milanesi. Se il terremoto legato all'urbanistica consentirà di portare avanti le procedure con gli attesi - e non scontati - passaggi in Giunta ed in Consiglio comunale.
Il Comitato Sì Meazza: "Fuori luogo parlare di via libera alla compravendita"
"Il Tar ha respinto la nostra richiesta di sospensiva, e quindi si andrà al giudizio di merito. Appare quindi fuori luogo parlare di via libera alla compravendita e alla demolizione di San Siro, essendo ancora in piedi non solo la vicenda davanti al Tar, ma anche alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica e all'Anac". Lo sottolinea in una nota Luigi Corbani del Comitato Sì Meazza dopo che il Tar ha bocciato la richiesta di sospensiva sul ricorso presentato per bloccare la compravendita dello stadio e delle aree. "E poi quelli delle 'mani su San Siro' farebbero bene a chiedersi se dal punto di vista politico e amministrativo rimarrà ancora in piedi l'affare San Siro dopo la tempesta giudiziaria che si è abbattuta su Palazzo Marino - ha aggiunto parlando della richiesta di arresto per l'assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi - e che ha investito il dirigente responsabile del procedimento dal 2019 al 2021, divenuto poi assessore con competenza sul compendio immobiliare Ambito Gfu San Siro, per nomina del sindaco Sala". "Le sentenze spettano solo alla magistratura, ma la politica ha il dovere di porsi domande e dubbi su tutta la vicenda urbanistica di San Siro", ha concluso.