Milano
San Siro, la Soprintendenza detta i tempi: lo stadio si può alienare sino al 10 novembre
Conclusa la conferenza dei servizi per il nuovo stadio. Il secondo anello compie settanta anni (e diventa inalienabile) il 10 novembre. Le raccomandazioni: riposizionare l'hotel, evitare volumi edilizi che compromettano la visuale pubblica, richiamare i

San Siro
San Siro, la Soprintendenza detta i tempi: lo stadio si può alienare sino al 10 novembre
Dopo poco meno di un mese si e' conclusa oggi la conferenza dei servizi per il nuovo stadio di Milano e le aree circostanti, per cui Milan e Inter avevano presentato un loro progetto unitario. Tanti i soggetti che hanno partecipato alla conferenza, esprimendo i loro pareri sull'intervento.
Tra questi c'e' la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio, che nella vicenda stadio gioca da sempre un ruolo di primo piano. A partire dalla questione del vincolo sul secondo anello: faccenda cruciale perche' la data ufficiale del 70esimo compleanno del Meazza rende l'impianto inalienabile, o meno. Per la soprintendenza il vincolo sul secondo anello scatta il 10 novembre, dato che, nel parere dell'ente, "si prende atto che il primo documento che attesti formalmente la venuta ultimazione delle opere e' datato 10 novembre 1955". Per il Comitato Si Meazza, invece, l'impianto avrebbe gia' compiuto 70 anni all'inizio del 2025 e per questo motivo il Comune non potrebbe venderlo a Milan e Inter.
Le raccomandazioni della Soprintendenza: attenzione a skyline e richiamo dei torrioni
Ma oltre a questo aspetto, la Soprintendenza, nel parere, da' indicazioni sul nuovo stadio e sullo skyline dell'area. In particolare, "si suggerisce di evitare volumi edilizi che possano compromettere la visuale pubblica" e di "riposizionare l'hotel evitando lo spazio antistante le scuderie De Montel, oggetto di recente ristrutturazione". Inoltre l'ente chiede "di richiamare la memoria dei torrioni degli anni 90: l'idea e' di rievocarli nel disegno circostante magari utilizzando giochi di luce e proiezioni durante eventi speciali, per citare la presenza visiva degli imponenti torrioni che hanno contraddistinto l'immagine dello stadio per circa 35 anni". Ora si apre il capitolo della trattativa tra il Comune e i club.