Milano

San Siro, scontro infuocato tra Sala e La Russa. E FI prepara l'esposto

redazione ​​​

Il presidente del Senato oggi smorza i toni dopo lo scambio di accuse degli scorsi giorni. De Chirico (FI): "Esposto alla Corte dei conti per quantificare il danno economico"

San Siro, scontro infuocato tra Sala e La Russa. E FI prepara l'esposto

La revoca della finale di Champions 2027 a Milano per le incertezze legate al futuro di San Siro continua a fare discutere. Ieri il consigliere comunale di Forza Italia Alessandero De Chirico ha annunciato l'intenzione di presentare un esposto alla Corte dei Conti "per quantificare il danno alle casse comunali". "Farò un esposto alla Corte dei Conti affinché si quantifichi questo danno alle casse comunali - ha spiegato in una nota - e s'individui chi sono i colpevoli dell'ennesima perdita di credibilità della nostra città. I responsabili politici li conosciamo già: sono Beppe Sala e il PD milanese".

"Come può il proprietario di un immobile non poter garantire che i lavori di ristrutturazione non si facciano? Il Comune sarà ben libero di decidere come e quando intervenire - ha aggiunto - ma Sala è succube delle squadre che tutto fanno fuorché gli interessi pubblici". "Milano rinuncia a ospitare la finale, ma anche alle decine di milioni di euro, tra tassa di soggiorno, mancati guadagni di alberghi, ristoranti, negozi e tutto l'indotto generato - ha concluso -, che a mio parere significano un ingente danno erariale".

La Russa: "Sala? Dovrebbe ringraziarmi per non averlo nominato"

Oggi in una intervista al Corriere è tornato invece a parlare il presidente del Senato Ignazio La Russa, per controbattere al sindaco Beppe Sala: "Trovo strano che Sala non si sia accorto che per un atto di pura cortesia istituzionale non ho mai nominato il sindaco, ma sempre la giunta, dando quindi la colpa non a lui ma all’eterogeneità di chi lo appoggia e che gli rende impossibile prendere decisioni. È un complimento implicito non dovuto. Se fosse stato attento avrebbe dovuto ringraziarmi".

La querelle. La Russa: "Giunta inadeguata"

La querelle era iniziata già martedì, quando La Russa aveva dichiarato: "La responsabilità è tutta della Giunta comunale. In attesa di capire se a sinistra si arriverà mai ad un 'campo largo', ci saremmo aspettati nel frattempo una maggiore difesa del 'campo di San Siro' e di decisioni che andassero nell'interesse della città. Anche sulla vicenda del nuovo stadio - si sottolinea - stessa inadeguatezza a danno dell'Inter e del Milan. Milano non meritava questa disfatta".

La replica di Sala a La Russa: "Specula: ha parlato con Milan e Inter e non ha ottenuto nulla"

Parole alle quali ieri Sala ha risposto così: "Il presidente del Senato Ignazio La Russa è venuto da me portando La sua idea di due stadi, mi risulta che è andato a parlare con le due squadre ma non ha ottenuto nulla. Essere così speculativi su una questione che riguarda La città è improprio per chi fa il presidente del Senato". La Russa "abbia il coraggio di dire che ci ha provato anche lui e non ci è riuscito al posto di caricare tutta La colpa sul sindaco - ha aggiunto -. Però credo che non ce l'avrà e che continuerà a permettersi, nel suo ruolo istituzionale, questi giochetti che non gli rendono onore". In questa vicenda secondo Sala "sono diventati tutti fenomeni. L'ultimo è, mi permetto di dirlo nel rispetto del suo ruolo istituzionale, il presidente del Senato che io ho sentito parlare di tutto e di più. Anche lui, siccome non è stato capace, provi a dirlo". "Io mi sono un po' rotto le scatole di questi cattivi maestri che sanno tutto loro e che io vorrei vedere all'opera, alla prova dei fatti", ha concluso.

La Russa: "Andava chiarito a Milan e Inter che San Siro non si abbatte"

Oggi dunque il chiarimento di La Russa: "Non volevo certo fare complimenti ma ripeto che Sala volutamente non l’ho citato. La sua colpa semmai è di aver accettato di fare il sindaco con questa maggioranza: con gli ambientalisti e similari che tirano da una parte e gli altri che tirano dall’altra. In questo caso, l’unica strategia è tirare la palla fuori dal campo e dare la colpa al bieco uomo di destra che invece con lui è sempre stato corretto", aggiunge. Secondo La Russa "al Comune sarebbe bastato chiarire subito a Milan e Inter che San Siro non andava abbattuto in nessun caso. Esattamente come, insieme a me, la pensa la maggioranza dei milanesi. Nel mondo quando si parla di Milano, si pensa al Duomo, alla Scala e a San Siro. Tutto il resto viene dopo. Ecco perché mi sono permesso di interloquire già nel 2019".

Sala: "Stadio, ho meno voglia che in passato di stare zitto"

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, "non l' ho sentito" dopo le polemiche sullo stadio di San Siro, "non mi pare il caso di continuare in questa polemica", ha commentato ulteriormente oggi Sala. Che ha aggiunto: "Il peso sulle spalle di questa faccenda dello stadio me lo sono preso io dall'inizio ed è così ancora oggi, è sempre sulle mie spalle". "Quindi ho meno voglia del passato di stare zitto quando sento delle cose che non vanno bene - ha aggiunto -. Ce l'ho sempre avuto sulle spalle e lo avrò fino alla fine". In tutta questa vicenda, ha rimarcato Sala "sto cercando di portare avanti un atteggiamento di ascolto, cercando di favorire il loro progetto di investimento, mettendo sempre davanti l'interesse del pubblico - ha concluso -, ossia che le aree e lo stadio lo paghino il giusto, che ci sia coerenza con i nostri strumenti urbanistici e che ne esca anche una riqualificazione del quartiere".

 








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