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Milano
Sanità lombarda, nuovo attacco hacker: sito del Niguarda in tilt
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Attacco hacker al Niguarda? L'Ospedale: "Solo disservizi"

Nuovo attacco hacker con obiettivo la sanità lombarda: secondo quanto riferisce LaPresse sarebbe in tilt il sito dell'ospedale Niguarda di Milano. Si tratta di "un problema informatico" con "il blocco dell'attività dei centri prelievi di Niguarda (che comprendono il centro prelievi interno all’ospedale, il centro prelievi della Casa di Comunità Villa Marelli, della Casa di Comunità Livigino e del presidio di Ippocrate)". Il blocco potrebbe durare anche nella giornata di domani fa sapere l'Azienda socio sanitaria territoriale Grande Ospedale Metropolitano Niguarda. Da quanto apprende LaPresse nella giornata di oggi Regione Lombardia avrebbe subito un attacco hacker.

Attacco hacker al Niguarda? L'Ospedale smentisce: "Solo disservizi informatici"

"Non risultano attacchi hacker nei confronti dell'Asst ospedale Niguarda di Milano". Lo precisano all'Adnkronos Salute dalla struttura lombarda, "in merito a quanto riportato oggi da alcuni organi di informazione". "Si conferma, invece - aggiungono da Niguarda - che si sono verificati dei disservizi informatici, tuttora in corso, che purtroppo hanno determinato il blocco dell'attività dei centri prelievi". Per risolverli "sono in corso gli interventi di ripristino, anche se è possibile che i disagi perdurino anche nella giornata di domani, 2 marzo". Del disservizio Niguarda informa anche sul proprio sito web. "A causa di un problema informatico - si legge - dalla mattina del 1 marzo si è verificato il blocco dell'attività dei centri prelievi di Niguarda (che comprendono il centro prelievi interno all'ospedale, il centro prelievi della Casa di comunità Villa Marelli, della Casa di comunità Livigino e del presidio di Ippocrate). Il blocco potrebbe durare anche nella giornata del 2 marzo. Siamo spiacenti per il disservizio, siamo al lavoro per ripristinare le attività quanto prima".

Cyberattacchi: i precedenti in Lombardia

Non è il primo episodio: nella notte tra l'1 ed il 2 maggio qualcuno aveva già colpito, con anomalie che erano state notate dal personale sanitario del pronto soccorso del Fatebenefratelli Sacco, oggetto di un attacco informatico di tipo ransomware. Quindi nel giro di pochi giorni si era registrato un nuovo tentativo di phishing ai danni dell'Ats Insubria mentre il 24 maggio erano stati rubati dati di oltre 800 disabili dall'Ats Como.

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