Imu, Milano tra le città più care d’Italia nella “lotteria fiscale” delle seconde case: i numeri - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 12:43

Imu, Milano tra le città più care d’Italia nella “lotteria fiscale” delle seconde case: i numeri

Secondo la Uil, il prelievo immobiliare varia in modo ingiustificato da Comune a Comune a causa di valori catastali obsoleti. Nel capoluogo lombardo una seconda casa costa in media 2.957 euro, tra i livelli più alti del Paese

di Roberto Servio

Imu, Milano tra le città più care d’Italia nella “lotteria fiscale” delle seconde case: i numeri

Nel quadro tracciato dalla Uil in vista del saldo del 16 dicembre, Milano emerge come una delle città più gravate dall’Imu sulle seconde case e sugli immobili non esenti. Nel capoluogo lombardo il prelievo medio raggiunge i 2.957 euro, un valore che si colloca al secondo posto nazionale dopo Roma (3.499 euro) e prima di Venezia (2.335 euro), Torino (1.984 euro) e Firenze (1.973 euro). Per la Uil, questa distanza tra Comuni è il segno di un’imposta che funziona come una “vera e propria lotteria fiscale”, determinata da valori catastali obsoleti e da una frammentazione delle aliquote locali che “alimenta ingiustizie e disuguaglianze”.

La denuncia della Uil: sistema “diseguale e confuso”

Nello studio del servizio Stato sociale, politiche fiscali e previdenziali diretto dal segretario confederale Santo Biondo, il giudizio è netto: “Il sistema fiscale immobiliare italiano è diseguale e confuso. A parità di condizioni economiche, il prelievo varia sensibilmente da un Comune all'altro e tra diverse categorie catastali”. Una situazione che pesa soprattutto sulle aree ad alta densità urbana e con valori immobiliari elevati, come Milano, dove la pressione fiscale sugli immobili non principali è ormai un tema strutturale.

Il confronto tra Milano e le città meno care

All’estremo opposto rispetto ai grandi centri del Centro-Nord, lo studio segnala valori molto più bassi in città come Palermo (391 euro), Pesaro (394), Cosenza (395) ed Enna (460). Una forbice che, secondo la Uil, dimostra la disparità del sistema di prelievo più che reali differenze economiche tra contribuenti.

Imu, la scadenza del 16 dicembre e il peso sociale dell’imposta

Il saldo Imu va versato entro il 16 dicembre e riguarda seconde case, immobili di lusso, immobili commerciali, aree edificabili e terreni agricoli. Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate citati dallo studio, sono oltre 26,1 milioni i proprietari che pagano l’Imu: il 41% è costituito da lavoratrici, lavoratori dipendenti e pensionati. Il gettito complessivo sfiora i 19,4 miliardi di euro l’anno.

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