Scuole milanesi a rischio incendio. Impianti elettrici: 70% non a norma - Affaritaliani.it

Milano

Scuole milanesi a rischio incendio. Impianti elettrici: 70% non a norma

Quasi un istituto su 5 è a rischio incendio e il 72% non possiede i certificati di collaudo statico

di Eleonora Aragona

Non c’è un attimo di pace per le scuole del milanese. Quasi un istituto su 5 è a rischio incendio e il 72% non possiede i certificati di collaudo statico. Il 40% delle scuole non ha una sezione dedicata alla sicurezza sul proprio sito e quasi 3 su 4 non hanno attivato contratti di piccola manutenzione. Per non parlare dei controlli sugli impianti elettrici, in questo caso solo il 27% degli istituti possiede i certificati di verifica della messa a terra.

Quest’ultimo dato, tra quelli raccolti da Affaritaliani.it-Milano, diventa ancora più rilevante se associato a quello delle principali cause di incendio nelle scuole lombarde nel 2017-2018. Il 33% dei casi registrati ha avuto origine per rottura degli impianti, il 25% per impianti difettosi, il 22% per difetti elettrici e la parte restante è stata causata da disattenzione.

Questa la fotografia emersa  dai dati del MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia- A.T. Milano su 333 scuole della città metropolitana e dall'elaborazione dei dati dei Vigili del Fuoco presentata durante un convegno organizzato dall'Ordine degli Ingegneri di Milano. La situazione è preoccupante, ma non finisce qui. C’è poi il problema dei controsoffitti.

Il 4 febbraio un centinaio di studenti dell’Istituto Marconi di Gorgonzola si è rifiutato di entrare a scuola perché l’1 e il 2 febbraio sono crollati pezzi del controsoffitto in due diverse aule del plesso. A novembre dello scorso anno era accaduto in una scuola elementare di Crescenzago. Qualche mese prima era venuto giù un controsoffitto in una scuola della centralissima Porta Venezia, la stessa scuola era stata protagonista anche del crollo di cavo nel mezzo di un’aula. E ancora, c’era stato il caso delle 10 aule della scuola di via Console Marcello chiuse per infiltrazioni.

Questa situazione è ancora più grave dato che il problema dei controsoffitti non è mai stato oggetto degli obblighi di legge al contrario di quanto accaduto con le norme antisismiche e antincendio. L’età delle strutture non aiuta a limitare i rischi infatti una buona parte delle scuole si trova in costruzioni degli anni ’50, ormai datate e in alcuni casi bisognose di bonifica dall’amianto. Ed è per questo che l’aggiornamento dell’anagrafe degli edifici scolastici è un passo fondamentale per chiarire quali siano i reali rischi e le condizioni degli immobili in cui i milanesi mandano i propri figli a studiare.

Il Comune nel frattempo ha avviato dei progetti per tamponare la situazione. Lo scorso anno l’ente ha annunciato quattro nuovi progetti per recuperare e costruire nuove scuole a Milano. Si tratta della Scuola Primaria di via Console Marcello 9, nel Municipio 8, proprio la scuola del crollo del controsoffitto. Costo stimato del progetto 3,5 milioni di euro.

Anche per il quartiere Adriano, nel Municipio 2, è stato approvato un progetto per la Scuola secondaria di Primo grado con un importo superiore a quello stimato pari a 15 milioni di euro. Nel Municipio 9, poi, il piano di risanamento e la bonifica della scuola di via Crespi 40 che dovrebbe arrivare a costare quasi 17 milioni. E sempre nel Municipio 9 altri 16,5 milioni saranno destinati alla trasformazione del Polo catastale in una scuola secondaria di primo grado.

Questi però solo alcuni degli interventi in programma nel triennio 2018-2020. Andando a sommare i lavori di adeguamento dell’edilizia scolastica, di messa in sicurezza dei plessi e di messa in sicurezza degli impianti previsti nel Programma triennale di opere pubbliche si arriva ad oltre 200 milioni di euro.

La cifra che permetterà di procedere su diversi istituti, ma a giudicare dai dati resta ancora molto lavoro da fare per rendere le scuole cittadine sicure.








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