Sesto, il sindaco: "Niente deroghe per la Festa del Sacrificio" - Affaritaliani.it

Milano

Sesto, il sindaco: "Niente deroghe per la Festa del Sacrificio"

Sesto: comunità islamica su tutte le furie. Ma il neosindaco di centrodestra, Roberto Di Stefano, è irremovibile

di Fabio Massa

Niente Festa del Sacrificio a Sesto San Giovanni, pare. Comunità islamica su tutte le furie, ma neosindaco di centrodestra, Roberto Di Stefano, irremovibile. Così, si sta per consumare l'ennesimo scontro nella ex Stalingrado d'Italia. Ad accendere la miccia, dopo un lungo pregresso di polemiche sulla volontà della passata amministrazione di permettere di realizzare una delle moschee più grandi del Nord Italia, la richiesta, poco prima di ferragosto, di poter usufruire del PalaSesto (3100 posti a sedere più 1500 posti sul parterre attrezzato) per la Festa del Sacrificio, chiamata anche Festa dello Sgozzamento o dell'Offerta a Dio, che per il 2017 cade tra il 31 agosto e il 4 settembre. La richiesta di una data all'inizio di settembre è dunque arrivata poco meno di 20 giorni prima. "Tuttavia la passata amministrazione ha stabilito che le richieste vadano fatte almeno 60 giorni prima - spiega ad Affaritaliani.it Milano il primo cittadino Roberto Di Stefano - e noi intendiamo far rispettare le regole a tutti. Tolleranza ma anche trasparenza e regole certe. La ricetta della mia amministrazione la si conosce, e vale per tutti. Anche per la comunità islamica". A complicare le cose il fatto che la Festa del Sacrificio non sarebbe solo rivolta ai credenti sestesi, che già potrebbero usare l'area a loro concessa, ma vorrebbe essere un punto di richiamo di carattere provinciale. "Se i musulmani vogliono, possono usare l'area sulla quale sono oggi, senza chiedere il PalaSesto. Peraltro, mi corre l'obbligo di ricordare che a questa amministrazione devono una cifra davvero consistente", continua Di Stefano. Le inadempienze alle quali si riferisce riguardano 250mila euro quale contributo per le opere aggiuntive, 50mila euro per la monetizzazione dei parcheggi e 20mila euro a saldo del diritto di superficie. Un cavillo, secondo alcuni, per bloccare la nuova super-moschea. "Io non concedo deroghe a chi non vuole rapportarsi in modo trasparente con il Comune di Sesto San Giovanni", conclude il sindaco. La polemica è servita.

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