Sgomberato il Centro Sociale: via l'Officina, caos sui Navigli - Affaritaliani.it

Milano

Sgomberato il Centro Sociale: via l'Officina, caos sui Navigli

Blindati e forze dell'Ordine in zona Romolo. Traffico impazzito ai Navigli.

di Fabio Massa

È in corso da stamattina una operazione decisa dalla Questura che, secondo quanto risulta dalle prime informazioni raccolte da Affaritaliani.it Milano, è volta a sgomberare il Centro Sociale Officina Occupata. Il luogo di ritrovo che ha sede in via Carlo Torre, in zona Romolo. Molti i blindati accorsi in zona con un dispiegamento ingente di forze dell'ordine. Traffico impazzito.

Lo sgombero, disposto dal questore di Milano Marcello Cardona, spiegano gli investigatori, "è stato programmato al fine di dare esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dall'autorità giudiziaria di Milano per l'inagibilità dei locali del complesso immobiliare sito in via Carlo Torre, 34/36". L'operazione è stata svolta anche "allo scopo di tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica, teso a porre fine a una situazione di illegalità, non unicamente riferita all'occupazione abusiva dell'area", dal momento che "i residenti della zona avevano più volte sollecitato l'intervento, anche attraverso gli amministratori locali, per situazioni di criticità più volte segnalate".

“Lo sgombero del centro sociale officina rappresenta per Milano un importante segno di legalità e di rispetto delle regole e della convivenza - ha commentato ad Affaritaliani.it Milano l'assessore regionale alle Politiche Sociali e Abitative Stefano Bolognini - Milano non è più disposta ad accettare e tollerare l'arroganza dei centri sociali. Grazie al questore e alle forze dell'ordine per l'impegno che ogni giorno mettono per ripristinare la legalità a Milano in particolare contro i centri sociali. Voglio fare un plauso perché tutte le operazioni si sono svolte in maniera assolutamente pacifica e serena, segno che si può impostare un'azione di legalità forte e ferma nei confronti dei centri sociali assolutamente in maniera corretta".

fabio.massa@affaritaliani.it








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