Milano
Si è ucciso Bruno Binasco: da Mani pulite al Sistema Sesto

Si è ucciso l'imprenditore Bruno Binasco: arrestato sei volte ma uscito immacolato da Mani Pulite, coinvolto e assolto anche nell'inchiesta sul Sistema Sesto
Si è ucciso Bruno Binasco: da Mani pulite al Sistema Sesto
Bruno Binasco si è suicidato nella sua abitazione a Tortona: tra i protagonisti di Mani pulite, era un manager molto vicino a Marcellino Gavio, l'imprenditore cui fa capo uno dei principali gruppi italiani che spazia nel settore delle infrastrutture, dei trasporti della logistica e delle concessioni stradali.
Il nome di Binasco e' inevitabilmente associato alla stagione di 'Mani Pulite': nel 1992 anche lui fu coinvolto nell'inchiesta e in dodici mesi fini' in carcere per 6 volte, un record dell'inchiesta portata avanti dal pool di Antonio Di Pietro e Francesco Saverio Borrelli. In quell'occasione fu proprio lui a tirare in ballo Primo Greganti, avanzando l'ipotesi che il famoso 'compagno G' fosse il destinatario di una tangente da un miliardo di lire.
Da 'Mani Pulite', grazie ad assoluzioni e prescrizioni, usci' con la fedina penale inmmacolata, cosi' come per un'inchiesta che dopo due decenni lo riporto' alla ribalta delle cronache giudiziarie: fu assolto infatti nel 2015 nel processo per il cosiddetto 'sistema Sesto' insieme all'ex presidente della provincia di Milano, Filippo Penati, uno dei big del Pd dell'epoca. Binasco era legatissimo anche a Fabrizio Palenzona, potentissimo ex presidente della provincia di Alessandria e tra i big del panorama della finanza italiana, con la presenza nei cda dei piu' importanti gruppi finanziari del Paese.
L'almanacco aggiornato delle sue ultime iniziative manageriali e imprenditoriali, lo vedeva come presidente della Acerbi Industrial Vehicles, alla guida di quattro societa' nel settore assicurativo e finanziario e come amministratore della Editrice News del settimanale Panorama di Tortona, oltre che nel consiglio di amministrazione della societa' Calcio Derthona