Soevis, la nuova energia del mercato libero: "Flessibilità e visione, così cresciamo nel caos del settore" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 17:10

Soevis, la nuova energia del mercato libero: "Flessibilità e visione, così cresciamo nel caos del settore"

Domenico Ditto, fondatore e CEO di Soevis, racconta la nascita dell’azienda, l’impatto delle crisi geopolitiche e le sfide future: "Ora inizia la fase delle aggregazioni e delle partnership"

di Roberto Servio

Soevis, la nuova energia del mercato libero: "Flessibilità e visione, così cresciamo nel caos del settore"

Domenico Ditto è fondatore e amministratore delegato di Soevis, una realtà dinamica e innovativa nel settore dell’energia, specializzata nella fornitura di luce e gas a clienti privati, aziende, enti. Una società in forte crescita in un settore che negli ultimi anni ha vissuto una vera e propria rivoluzione tra crisi geopolitiche, innovazioni normative e una crescente esigenza di sostenibilità ambientale. L'INTERVISTA


Come nasce Soevis?
Ho sempre lavorato nel settore dell’energia, arrivando a ricoprire ruoli di responsabilità in player molto importanti. L’idea di Soevis nasce da un duplice stimolo: personale, cioè quello di mettermi in gioco e mettere in gioco le competenze acquisite negli anni in un settore molto complesso e vitale per la vita delle persone, delle aziende, di un paese; imprenditoriale e in un certo modo anche culturale, cioè quello di applicare idee innovative in un campo che necessita di capacità di analisi, di relazione, di sviluppo del business in una fase che, sebbene non sia quella del 2022-2023 rimane comunque complessa.

Infatti, negli ultimi anni abbiamo assistito ad un profondo cambiamento delle catene di fornitura, ad una altalena dei prezzi che ha avuto conseguenze molto pesanti su famiglie e imprese. Come è cambiato il mercato in questi anni?
Al di là delle questioni geopolitiche che hanno avuto un peso determinante nell’evoluzione del mercato energetico negli ultimi quattro anni, ritengo che vi siano anche altri fattori che abbiamo riplasmato lo scenario del settore e questi fattori sono essenzialmente nazionali. Teniamo anzitutto conto che anche nel mercato dell’energia, avvengono selezioni che possiamo definire “naturali”, al netto di fattori esogeni. Quindi, oltre al contesto internazionale, pesano anche le peculiarità del sistema paese dalla natura del sistema produttivo -pensiamo alla specificità dei settori energivori- alla normativa di settore, alla natura stessa del mercato italiano che al momento è estremamente frastagliato.

E voi come avete reagito in questo contesto indubbiamente complesso?
Noi siamo un piccolo operatore per natura flessibile e dinamico, quindi capace di adattarsi tempestivamente ai cambiamenti intercettando le opportunità per fornire ai clienti le soluzioni migliori sia in termini di qualità sia in termini di pricing, inoltre la competenza acquisita nella mia precedente esperienza in grandi realtà di questo settore ci permette di comprendere le evoluzioni del mercato, non solo quelle in divenire ma anche quelle che si stanno prospettando all’orizzonte.

Non è così per tutti gli operatori
Sicuramente no. Parlavo prima di selezione naturale. È una legge del mercato che si manifesta con forza particolare nelle fasi di disruption e trasformazione: in questi anni non soltanto i piccoli reseller ma anche società che li rifornivano hanno subito colpi durissimi. Intere filiere sono saltate. Come Soevis abbiamo fatto la scelta strategica di approvvigionarci “bene”, di essere grossisti e al contempo flessibili. Oggi siamo in una fase nuova del mercato libero: si è chiusa quella iniziale e inizia quella che sarà caratterizzata da processi aggregativi e di partnership, che spingono sulla verticalizzazione. È un processo indotto anche dalle scelte del legislatore e che ci farà superare una logica fondata solo sulla “guerra dei prezzi”.

 








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