Strage di Piazzale Loreto, Milano ricorda i 15 martiri: “Sacrificio che ci ha dato libertà e democrazia” - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 08:05

Strage di Piazzale Loreto, Milano ricorda i 15 martiri: “Sacrificio che ci ha dato libertà e democrazia”

Commemorazione a 81 anni dall’eccidio: la città rende onore ai partigiani fucilati nel 1944 e riafferma i valori antifascisti

di Roberto Servio

Milano ha celebrato la memoria dei 15 partigiani fucilati a Piazzale Loreto il 10 agosto 1944. L’assessora Gaia Romani ha ricordato l’attualità dell’antifascismo, denunciando i pericoli di nuovi rigurgiti autoritari. 

Strage di Piazzale Loreto, Milano ricorda i 15 martiri: “Sacrificio che ci ha dato libertà e democrazia”

Domenica 10 agosto, a Milano, si è tenuta la cerimonia ufficiale in memoria dei 15 partigiani trucidati all’alba del 10 agosto 1944 per mano della Legione Muti, su ordine dei nazisti. I prigionieri, prelevati dal carcere di San Vittore, furono giustiziati in Piazzale Loreto e lasciati esposti come monito alla popolazione. Alla commemorazione, organizzata dal Comune e dall’ANPI, ha preso parte l’assessora ai Servizi civici e Generali, Gaia Romani.

“Il loro sacrificio è la nostra libertà”

Nel suo intervento, Romani ha sottolineato come la liberazione dal nazifascismo sia frutto del coraggio di chi scelse di non piegarsi alla dittatura. “Grazie al loro sacrificio oggi viviamo in un Paese libero, dove possiamo parlare, votare e scegliere. Ma il fascismo non è solo un ricordo: ogni volta che l’intolleranza prende voce o si tenta di riscrivere la storia, riaffiorano i germi dell’odio”.

Un monito contro guerre e barbarie

Ricollegandosi ai conflitti contemporanei, l’assessora ha lanciato un appello a non restare indifferenti di fronte alla violenza e alle ingiustizie. “Ogni volta che rinunciamo al dialogo e alla diplomazia, dimostriamo di non aver imparato nulla dalla storia e calpestiamo il valore della memoria”.

Una serata di memoria viva

Le celebrazioni sono proseguite anche di sera con l’incontro “Quindici vite per la libertà”. L’evento, coordinato da Ivano Tajetti dell’ANPI Milano, ha visto racconti e testimonianze, tra cui quella di Massimo Castoldi, nipote del partigiano Salvatore Principato, accompagnati da intermezzi musicali a cura del gruppo iBataquaerch.

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