Stupro a San Zenone, isolato un dna: prelievi a tappeto nel centro migranti - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 11:49

Stupro a San Zenone, isolato un dna: prelievi a tappeto nel centro migranti

La violenza sessuale in stazione, la fuga dell’aggressore e le verifiche della Procura. Indagini a tutto campo a San Zenone al Lambro. Rinvenuto dna sul luogo dell'assalto alla 18enne, riflettori sul centro migranti

di Giorgio d'Enrico

Stupro a San Zenone, indagini a tappeto e prelievi di dna nel centro migranti

San Zenone al Lambro ancora sotto choc per la brutale aggressione subita da una 18enne la notte tra domenica e lunedì. La ragazza è stata stuprata dopo essere scesa dal treno delle 23.04. I carabinieri hanno avviato prelievi di dna a tappeto nel centro migranti del Comune, per confrontarli con il materiale biologico rinvenuto sul luogo della violenza.

L’aggressione nel sottopassaggio a San Zenone al Lambro

La giovane, di ritorno a casa dopo una serata con una parente, è stata sorpresa mentre percorreva il sottopassaggio di via del Bissone. Da lì, un uomo l’ha afferrata e trascinata sotto un albero, approfittando della zona isolata tra il guard rail e il muro di cemento. “Aveva la carnagione scura e i capelli ricci”, ha raccontato la vittima, descrivendo l’aggressore come uno sconosciuto probabilmente di origine africana. La violenza è durata circa un’ora, lasciandole lividi e profonde ferite psicologiche.

Poco dopo mezzanotte, la ragazza è riuscita a chiedere aiuto. I carabinieri della stazione di Melegnano hanno raccolto la sua testimonianza e fatto arrivare un’ambulanza. La 18enne è stata medicata al Policlinico per le contusioni e poi trasferita alla clinica Mangiagalli, dove è stata presa in carico dagli specialisti del centro anti-violenze.

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La caccia all’aggressore, centro migranti sotto i riflettori

Gli investigatori della Sezione scientifica, insieme ai Ris e al nucleo investigativo di Milano, hanno isolato tracce biologiche utili per il confronto con il dna. Contestualmente, prosegue l’analisi delle immagini di videosorveglianza della zona, nel tentativo di ricostruire i movimenti dell’aggressore e individuare eventuali vie di fuga. Nei prossimi giorni la ragazza sarà nuovamente ascoltata per chiarire ulteriori dettagli. Martedì i carabinieri hanno effettuato tamponi per il dna a tappeto sugli ospiti del centro di accoglienza situato proprio a San Zenone. Al momento non ci sono riscontri diretti che colleghino gli ospiti della struttura alla violenza, ma le indagini restano aperte su più fronti.

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