Milano
Terremoto urbanistica a Milano, come si è arrivati all'indagine a carico di Sala
L'indagine a carico di Sala, Tancredi, Catella giunge al culmine di un percorso avviato da tempo dalla Procura. Dall'indagine su Regina De Albertis alla perquisizione di Ada Lucia De Cesaris. Poi l'arresto di Oggioni e gli ultimi sviluppi

Terremoto urbanistica a Milano, come si è arrivati all'indagine a carico di Sala
Urbanistica a Milano, indagati il sindaco Beppe Sala e l'assessore Giancarlo Tancredi, per il quale la Procura ha chiesto la misura degli arresti. Un terremoto giudiziario che rappresenta il culmine di un percorso iniziato ormai diverso tempo fa. Questi i passaggi fondamentali che hanno condotto all'attuale situazione.
La Procura di Milano ha iniziato ad accendere il proprio faro su varie situazioni dopo esposti su esposti di comitati ed esponenti politici. Un certo sviluppo della città non piace, e si ritiene che ci siano atti illegittimi (ad esempio, la Scia per tirar su palazzi). Per mesi e mesi si susseguono avvisi di garanzia a funzionari comunali, a rappresentanti di aziende costruttrici.
L'EDIZIONE STRAORDINARIA DI "FRONTALE" SULL'INCHIESTA DELLA PROCURA MILANESE
La Procura alza il tiro: De Albertis indagata, De Cesaris perquisita
Poi, qualche tempo fa, si alza il tiro. Viene indagata Regina De Albertis, ai tempi presidente di Assimpredil Ance. All'alba arrivano le forze dell'ordine in casa sua per perquisirla, davanti ai tre figli piccoli. Trauma. Si parlava di lei come possibile candidata del centrodestra alla guida della città. Ipotesi tramontata.
Viene perquisita, senza neppure essere indagata, Ada Lucia De Cesaris, ex vicesindaco e assessore all'Urbanistica ai tempi di Pisapia e poi super-esperta per i più grandi sviluppatori e fondi internazionali. Le sequestrano tutto il materiale informatico, anche quello relativo ad altre cause. Ad oggi, non è indagata.
Poi il tiro si alza ancora: a marzo finisce agli arresti Giovanni Oggioni per corruzione falso e depistaggio. Era un ex dirigente di Milano e membro della commissione Paesaggio. Domiciliari. Ora sta in una casetta in montagna fuori Milano.
L'ultimo colpo della Procura: la richiesta di arresto per Catella e Tancredi e l'indagine su Sala
Ieri, l'ultimo colpo. Di mattina si apprende che sono stati chiesti gli arresti per l'assessore all'Urbanistica Giancarlo Tancredi, che con tutta probabilità potrebbe rimettere le deleghe, e per Manfredi Catella. Catella viene fermato mentre sta per prendere un aereo per Londra col figlio, davanti a tutti (e soprattutto davanti al figlio). E' un uomo molto potente a Milano, quello che ha edificato il Bosco Verticale e tutti i nuovi quartieri. Uno che ha portato 10 miliardi di euro di investimenti esteri su Milano. Su di lui penderà una richiesta di arresto almeno per una settimana, fino all’interrogatorio di garanzia.
Ma se la Procura, in caso venga negata, farà ricorso al Riesame la richiesta potrebbe rimanere pendente per mesi e mesi (come è successo per Pazzali, nella vicenda di Equalize). Finisce indagato Stefano Boeri, per la terza volta. Il principale bersaglio pare Giuseppe Marinoni, ex presidente della commissione Paesaggio. In serata si apprende che è indagato il sindaco. Che non viene a saperlo dalla Procura di Milano, ma dalla stampa. La stessa stampa che ha tutte le carte, tutta la documentazione, tutto di tutto. Come sempre, peraltro.