Milano
Tomarchio, il dilemma del dg di Pisapia. Diviso tra Parisi e Sala. Il caso
Dicono che non faccia mistero delle sue preferenze...

di Fabio Massa
Dicono che si aggiri per i corridoi di Palazzo Marino senza far mistero delle sue preferenze. Altri, che lo conoscono meglio, sostengono invece che è più che ligio, come al solito, al suo dovere. Certo è che Giuseppe Tomarchio, l’attuale direttore generale, che ha preso il posto di Davide Corritore, ora alla guida di MM Spa, si trova oggi al centro di uno strano incrocio tra amicizia e professione. Di qua una giunta che va verso la conclusione, mancano poco più di 80 giorni. Che, in pratica, ha finito tutti i tempi importanti del mandato e che dunque si avvia verso una fase di piena campagna elettorale.
Dall’altra parte, per Tomarchio, l’amico di una vita. Per via di quella chiamata a Palazzo Marino 16 anni fa, dal 2000 al 2001, come vice direttore generale proprio di Stefano Parisi. E poi, subito dopo, la carica di general manager a Roma, proprio in Fastweb, dove Parisi era amministratore delegato.
Strano destino, quello di Tomarchio, diviso tra ragione e cuore. Si dice che abbia deciso per il cuore. E Sala? Potrebbe avere un oppositore in più proprio in seno al regno di Pisapia. E, tra l’altro, non sarebbe né l’unico né il solo.
@FabioAMassa