Milano
Transizione energetica: Alleanza Fotovoltaico propone correttivi per sbloccare investimenti e accelerare la green economy
Alleanza per il Fotovoltaico chiede modifiche al decreto correttivo sul Testo Unico Rinnovabili per semplificare procedure e favorire progetti

Transizione energetica: Alleanza Fotovoltaico propone correttivi per sbloccare investimenti e accelerare la green economy
Durante l’audizione presso le Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera, l’Alleanza per il Fotovoltaico ha evidenziato come il decreto correttivo al Testo Unico Rinnovabili, pur volto a semplificare il quadro normativo, presenti ancora nodi critici che rischiano di rallentare gli investimenti. Le procedure autorizzative continuano a essere complesse e talvolta soggette a interpretazioni divergenti, ostacolando la realizzazione dei progetti fotovoltaici, fondamentali per raggiungere gli obiettivi climatici e industriali italiani.
Alcune novità del correttivo, come l’inclusione dei sistemi di accumulo e una gestione più sostenibile delle compensazioni territoriali, sono state accolte con favore. Tuttavia, altre misure rischiano di introdurre nuove complicazioni, soprattutto per quanto riguarda la disponibilità delle superfici pubbliche, l’acquisizione dei titoli edilizi e le tempistiche di esproprio, elementi che possono bloccare l’avvio dei lavori.
Chiarezza su concessioni e avvio dei lavori
Secondo l’Alleanza, le concessioni per l’uso di aree pubbliche dovrebbero essere richieste solo dopo il rilascio dell’autorizzazione, tranne in casi specifici come progetti offshore o interamente su terreni pubblici. È inoltre necessario definire con precisione l’inizio dei cantieri, evitando che venga legato a impegni economici tra privati e riducendo interpretazioni divergenti da parte delle autorità locali.
La definizione di “progetto unico” va inoltre allineata alla giurisprudenza per evitare eccessivi frazionamenti dei progetti, mentre la certezza giuridica sulla disponibilità delle aree dovrebbe poter essere dimostrata anche tramite contratti preliminari, come avviene in altri Paesi europei.
Il fotovoltaico come volano strategico
“Il fotovoltaico utility-scale è cruciale per la sicurezza energetica e la competitività industriale del Paese”, spiega Filippo Fontana, portavoce dell’Alleanza. “Il settore può generare fino a 150.000 posti di lavoro entro il 2028, un numero paragonabile all’intero comparto automotive. Il decreto correttivo è un’opportunità per trasformare le semplificazioni promesse in realtà, ma senza regole chiare rischiamo di frenare gli investimenti e compromettere gli obiettivi energetici nazionali”.
Apprezzamento per la RED III e prossimi passi
L’Alleanza ha inoltre espresso valutazioni positive sul recepimento della direttiva europea RED III, che fissa per l’Italia un target vincolante del 39,4% di energia da fonti rinnovabili entro il 2030. La direttiva rappresenta una base importante per rendere i progetti più accettabili sul territorio e per favorire la semplificazione delle procedure.
Fontana conclude: “Il quadro normativo deve essere stabile e applicabile, permettendo al fotovoltaico di esprimere tutto il suo potenziale. Siamo pronti a collaborare con le istituzioni per costruire regole chiare e accelerare la transizione energetica, consolidando il ruolo dell’Italia tra i leader europei delle rinnovabili”.











