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Ultras Milan, nuove condanne: 5 anni e mezzo a Francesco Lucci, 4 anni all'ex bodyguard di Fedez

Nuove condanne nel secondo filone dell’inchiesta “Doppia Curva”. Condanne per il fratello dell'ex capo della Sud e per Christian Rosiello, già guardia del corpo del rapper

di redazione

Ultras Milan, nuove condanne: 5 anni e mezzo a Francesco Lucci, 4 anni all'ex bodyguard di Fedez

Nuove condanne nel secondo filone dell’inchiesta “Doppia Curva”, l’indagine che ha portato alla luce un presunto sistema di affari illeciti legato ai vertici delle tifoserie organizzate di Milan e Inter, dentro e fuori lo stadio San Siro. Il Tribunale di Milano ha inflitto 5 anni e 6 mesi di reclusione a Francesco Lucci, fratello dell’ex capo della Curva Sud Luca Lucci, 4 anni e 20 giorni a Christian Rosiello, noto anche per essere stato la guardia del corpo del rapper Fedez, e 3 anni e 8 mesi a Riccardo Bonissi. Tutti e tre fanno parte del direttivo della Curva Sud milanista.

Il verdetto è stato pronunciato dalla sesta sezione penale, presieduta dal giudice Simi, al termine di un processo con rito abbreviato, parallelo a quello che martedì scorso ha portato a pene complessive per quasi 90 anni di carcere nei confronti di 16 capi ultras di Milan e Inter, tra cui Luca Lucci, Andrea Beretta, Daniele Cataldo e Marco Ferdico (rispettivamente condannati a 10 anni i primi tre, e 8 anni il quarto).

Nel secondo processo, il pubblico ministero Paolo Storari aveva chiesto pene comprese tra i 4 anni e mezzo e i 6 anni e 10 mesi. I tre imputati — di 45, 42 e 35 anni — sono stati difesi dall’avvocato Jacopo Cappetta. Le accuse nei loro confronti vanno dall’associazione per delinquere aggravata alla partecipazione a 16 episodi violenti avvenuti tra il 2018 e il 2024: pestaggi, aggressioni a steward, attentati a locali pubblici nei pressi dello stadio Meazza, percosse e lesioni.

L'aggressione a "Sandokan" Lombardi ed al personal trainer Cristiano Iovino

Tra i fatti contestati, anche l’aggressione a Giancarlo Lombardi, detto “Sandokan”, avvenuta nel gennaio 2024, e quella al personal trainer Cristiano Iovino, risalente al weekend del 21-22 aprile. A carico degli imputati anche ipotesi di estorsione, resistenza a pubblico ufficiale e il possesso di armi improprie come coltelli, tirapugni, serramanici e passamontagna. I giudici si sono riservati 90 giorni per il deposito delle motivazioni della sentenza.

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