Milano

Urban & Pop World: oltre 80 opere in mostra a Orzinuovi

Redazione

Dal 6 aprile al 5 maggio 2024, alla Rocca San Giorgio di Orzinuovi, si tiene la mostra Urban & Pop World con opere di artisti come Warhol e Koons

Urban & Pop World: oltre 80 opere in mostra a Orzinuovi 

Alla Rocca San Giorgio di Orzinuovi (BS) va in scena, dal 6 aprile al 5 maggio 2024, Urban & Pop World, una grande mostra dedicata a Pop Art, Neo Pop e Street Art con opere di Andy Warhol, TvBoy, Jeff Koons, Romero Britto, Mr. Savethewall, Alessandro Padovan, Vincenzo Mascoli, Mr. Brainwash e molti altri.
Curata da Nicolò Giovine e Sebastiano Pepe, l'esposizione è organizzata dal Comune di Orzinuovi e dall'Assessorato alla Cultura in collaborazione con Avangart, società che opera in tutta Italia per avvicinare il pubblico all'arte contemporanea. L'inaugurazione si terrà sabato 6 aprile alle ore 18.30. In mostra, oltre 80 opere, tra dipinti, disegni, sculture e serigrafie, che documentano uno dei movimenti artistici che ha maggiormente segnato la seconda metà del Novecento e che ancora oggi persiste nell'immaginario collettivo.

Dall'ombra della guerra alla luce del Pop: un nuovo linguaggio per l'arte

Appropriandosi di elementi prelevati dalla cultura di massa in modo dissacratorio e ironico, nonché di critica verso la (nuova) società dei consumi, le opere di matrice Pop esasperano volutamente i toni e stravolgono icone popolari per cercare un canale comunicativo diretto con un pubblico il più possibile allargato ed eterogeneo, instillando dubbi, stimolando riflessioni e suggerendo un diverso modo di osservare il reale. Nati nell'Occidente del Secondo Dopoguerra, i nuovi sistemi di produzione e consumo hanno alimentato l'ebbrezza del benessere per una generazione da poco uscita dai drammi dell'ultimo conflitto globale. Dopo il grande periodo di caos portato dalla Guerra, il mercato è invaso da "nuove figure" destinate a diventare popolari e onnipresenti nella vita delle persone: frigoriferi, lavatrici, detersivi, automobili, cibi industriali, star del cinema, della moda, del jet-set, pubblicità, giornali, fumetti, televisione, film di Hollywood etc. La Pop Art e i suoi eredi odierni hanno attinto a questo ampio bacino culturale e ne hanno fatto oggetto di indagine, proponendo nuove ispirazioni, nuove iconografie, nuovi modi di definire il valore dell'opera d'arte e di restituirla come linguaggio.

La Pop Art: sessant'anni di icone e contaminazioni 

"Ad accomunare gli artisti in mostra - alcuni esponenti della prima generazione Pop, altri espressione dei linguaggi più attuali - c'è l'impegno nel far leva sul potenziale iconico delle loro visioni che, affini ad un linguaggio abituale, generano contaminazioni: i colori forti e le figure giocose ed esplosive rimodellano i rapporti tra arte alta e popolare. Tutti si sono mossi e si muovono nell'ambito di quel sistema mass-mediatico-globale-consumista in cui si devono ridefinire i valori e i legami sociali tra individui, rispetto al prevalere dell'icona, del bene, dell'oggetto, della notorietà, del clamore", si legge nel testo critico di Matteo Galbiati. Per questo, sessant'anni dopo la sua affermazione, la Pop Art è diventata uno dei movimenti più influenti, noti e ancora persistenti sull'immaginario collettivo, dominando, in certa misura, tutta la seconda metà del Novecento e, in molti ambiti e contesti, insistendo anche nel XXI secolo. L'esposizione si pone l'obiettivo di offrire, attraverso opere assai eterogenee per forme, materiali, tecniche ed espressività, l'occasione per lasciarsi stupire e comprendere come il disorientamento "rumoroso" di questi autori abbia ancora molto da raccontare.

Bruno Bani, Romero Britto, Jeff Koons e tanti altri in mostra

Gli artisti in mostra sono: Bruno Bani, Romero Britto, Daniele Fortuna, Giores, Marco Izzo, Jeff Koons, Vincenzo Mascoli, José Molina, Mr. Brainwash, Mr. Savethewall, Arnaud Nazare-Aga, Alessandro Padovan, TvBoy, Andy Warhol. La monografia edita per l'occasione da Avangart comprende, oltre ai testi istituzionali e a un commento introduttivo dei curatori, una nota critica di Matteo Galbiati e alcuni commenti interpretativi e di taglio originale ai singoli autori - intesi come brevi flash di intonazione ironica, poetica, interrogativa, esplicativa - realizzati dalle studentesse e dagli studenti (Eleonora Bianchi, Ana Maria Fazzini, Alessia Foresti, Michela Gallesio, Stefy Garzoni, Giulia Andrea Gerosa, Aurora Ghilotti, Sophie Labigalini, Bocchetta Laura, Alessandro Mondini, Valentina Morosini, Francesco Stabile) del Biennio Specialistico in Comunicazione e Didattica dell'Arte del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell'Arte dell'Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia. L'esposizione, organizzata dall'ufficio cultura del comune di Orzinuovi, ha ottenuto il patrocinio ed il contributo della Regione Lombardia ed il patrocinio dell'Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia.








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