Milano
Urbanistica Milano: sequestrata la Torre Unico-Brera, 27 indagati
Nuovo capitolo della maxi indagine milanese: sigilli al palazzo in zona Brera, 27 indagati per abusi edilizi e falso

Urbanistica Milano: sequestrata la Torre Unico-Brera, 27 indagati
Nuovo capitolo nella maxi indagine della Procura di Mliano sull'urbanistica: il nucleo di Polizia Economico Finanziaria della guardia di finanza, in esecuzione di un provvedimento del gip, ha messo i sigilli alla Torre Unico-Brera, un palazzo in zona Brera, in pieno centro storico. Come riferisce Ansa, si tratta di un complesso residenziale di lusso - due edifici di 4 e 11 piani - in via Anfiteatro, su un'area rimasta vuota dal 2006 in seguito alla demolizione di un palazzo settecentesco composto da due corpi di 5 e 3 piani. Ben 27 gli indagati per questo capitolo di inchiesta, che riguarda abusi edilizi ma ipotizza anche il falso. Il progetto figurava già in alcuni atti dell'indagine, nel fiilone relativo all'ex vicepresidente della Commissione Paesaggio Giovanni Oggioni e all'architetto Marco Cerri. Tra le contestazioni nel sequestro, oltre alla violazione delle normative urbanistiche, la sottostima degli oneri di urbanizzazione e un presunto illecito aumento delle cubature e dei volumi della torre in via di realizzazione.
Un risparmio del 60% sugli oneri di urbanizzazione
Lo schema contestato è quello ormai noto: una "nuova costruzione" spacciata per "ristrutturazione" avviando una Scia, ovvero un'autocertificazione, senza un piano "attuativo" particolareggiato per gli annessi servizi nella zona. In questo modo l'impresa costruttrice avrebbe ottenuto dagli uffici comunali milanesi uno sconto sugli "oneri di urbanizzazione" del 60%, versando contributi di costruzione per "soli totali 800mila euro".
Chi sono gli indagati per la Torre Unica-Brera
Tra i 27 indagati figurano ex componenti della Commissione paesaggio, che è al centro per i pm milanesi del presunto sistema illecito sull'urbanistica, tra cui Oggioni e Cerri. Ma ci sono anche ex dirigenti comunali come Franco Zinna e Carla Barone, già coinvolti in altre indagini, e gli imprenditori Carlo e Stefano Rusconi della Rs Sviluppo. Indagato anche l'architetto Alessandro Scandurra, anche lui ex della Commissione paesaggio e coinvolto in un altro filone.
La storia dell'area di via Anfiteatro: dal rudere dell'edificio a ringhiera alla lottizzazione abusiva già nel 2016
Sull'area di via Anfiteatro 7, dove ora stava per essere completata la torre Unico-Brera, prima c'era "il rudere di un edificio a ringhiera della seconda metà del '700" che nel 2005 era stato destinato "ad un progetto di risanamento conservativo per 9 alloggi di edilizia popolare", ma poi "demolito nel 2006" con motivazione di "somma urgenza". Su quell'area, scrivono i pm e conferma il gip nel decreto, la "lottizzazione abusiva" è scattata nel 2016 con la prima richiesta di "ristrutturazione edilizia" ed è andata avanti almeno fino a fine 2023, con la presentazione della Scia. Il costruttore, sempre secondo le accuse, si sarebbe avvantaggiato anche di una "ulteriore riduzione del 20% del costo di costruzione per agevolare interventi di rigenerazione urbana", oltre ad aver ottenuto "indebiti vantaggi tributari".
Scavuzzo: "Edificio regolare per il giudice amministrativo e abusivo per il gip: incomprensibile"
"Non comprendo come sia possibile che lo stesso edificio per il giudice amministrativo possa essere considerato regolare, mentre per la Procura e per il gip è da considerarsi abusivo". Lo sottolinea la vicesindaca Anna Scavuzzo. "Dubito che si possa dire che il problema risiede in comportamenti in malafede da parte degli uffici comunali, quanto piuttosto da norme suscettibili di diversi orientamenti giurisprudenziali - prosegue -: questo ha portato a disorientare progettisti e funzionari, una confusione che si è creata con interpretazioni diverse delle norme e delle sentenze".
Rusconi ricorre al Riesame: "Il Consiglio di Stato aveva attestato la piena legittimità"
"L'aspetto più stupefacente di questa vicenda è che, contrariamente ad altre operazioni, c'è stato un pronunciamento del Consiglio di Stato passato in giudicato. Consiglio di Stato che attesta la legittimità piena del titolo edilizio. Non solo, già nella fase di indagini avevamo depositato i provvedimenti amministrativi. Riprova della completa liceità dell'operazione". Lo spiega l'avvocato Federico Papa, legale di Carlo Rusconi, imprenditore e costruttore dell'omonima impresa, annunciando ricorso al Riesame contro il sequestro preventivo della torre Unico-Brera in realizzazione.
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