Urbanistica Milano, l'azzardo della turbativa d'asta e l'anomalo potere assoluto della Commissione paesaggio - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 09:43

Urbanistica Milano, l'azzardo della turbativa d'asta e l'anomalo potere assoluto della Commissione paesaggio

L'ultima volta che i pm hanno tentato la carta della turbativa d'asta fu per i camici del Covid e non andò bene per l'accusa. Ma resta un tema: perchè un organo consultivo ha avuto tutto questo potere? Il commento

di Fabio Massa

Urbanistica Milano, l'azzardo della turbativa d'asta e l'anomalo potere assoluto della Commissione paesaggio

Ho sempre espresso enormi perplessità sull'inchiesta riguardante l'urbanistica milanese. Per vari motivi: prima di tutto per le accuse che mi paiono fumose. Adesso, per esempio, il reato è stato cambiato in turbativa d'asta: l'ultima volta che i magistrati lo hanno formulato, sui camici del Covid, non è finita benissimo per l'accusa (nel senso che è stato tutto archiviato). Altro motivo per cui quell'inchiesta mi pare una follia è che parte da un assunto "politico" e con conclusioni politiche: visto che a Milano si costruisce con valori troppo alti, c'è qualcuno che "ruba" alla collettività. 

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L'anomalo potere di influenza della Commissione paesaggio milanese

Su una cosa però mi sto interrogando da lungo tempo, e che è pure tornata di attualità: il ruolo della Commissione paesaggio. Che - è bene sottolinearlo - era ed è solo un organo  consultivo. E allora: come è possibile che influenzasse così tutte le scelte? E perché aveva così tanto potere, addirittura il potere di cambiare addirittura le facciate degli edifici? Non si tratta del problema delle scia, ovvero dei procedimenti approvativi, ma proprio dei rilievi estetici. Ora viene fuori questo problema di Mind, che mi pare nasconda altre questioni e altri contrasti. Ma è il ruolo generale della commissione che continua a rendermi perplesso: forse la sua istituzione, come organo che sarebbe dovuto essere di garanzia e invece è diventato un potere un po' assoluto e soprattutto immotivato, andrebbe ripensata. Nel senso di abolita, beninteso.

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