Vaccinazioni, niente obblighi per i bimbi in Lombardia. Il Pd protesta

IN LOMBARDIA NIENTE OBBLIGO DI VACCINAZIONE PER I BAMBINI

Lombardia e Liguria non seguiranno l'esempio dell'Emilia Romagna, e non ci sarà l'obbligo di vaccinazione per i bambini. L'Italia delle Regioni, e della Sanità amministrata dalle Regioni, si divide sul tema della vaccinazione negli asili nido, con il Lazio che sposa invece l'idea dell'obbligo. La posizione dei governatori Roberto Maroni e Giovanni Toti - insieme sull'asse del Nord guidato dal centrodestra, e insieme nella battaglia contro il referendum anche alla luce delle competenze in materia di Sanità - è stata spiegata dagli assessori delle due Regioni, Giulio Gallera e Silvia Viale, interpellati durante un incontro al quale erano presenti anche i presidenti: la firma di un patto di collaborazione in ambito sanitario, ribattezzato "bilaterale del Welfare".

GALLERA: "NOI INFORMIAMO, NON OBBLIGHIAMO"

"La scelta di Regione Lombardia sul tema delle vaccinazioni è quella di informare e convincere, non obbligare. Il nostro impegno è quello di continuare l'azione di sensibilizzazione e responsabilizzazione delle famiglie per far capire l'importanza dei vaccini". Lo ha detto l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera a margine della conferenza stampa di presentazione del bilaterale con la Regione Liguria, questa mattina, a Palazzo Lombardia, rispondendo alle domande dei giornalisti in merito alla legge varata dall'Emilia Romagna che rende obbligatoria la vaccinazione per iscrivere i bambini all'asilo nido.

PD: "PROBLEMA NON RISOLTO"

"Solo sbandierando lo slogan della libera scelta non si risolve il problema della scarsa copertura vaccinale, che in ultima analisi puo' portare ai gravi casi avvenuti negli ultimi mesi". Lo dichiara Sara Valmaggi, Pd, vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia, commentando le parole dell'assessore al Welfare, Giulio Gallera, contro l'obbligo delle Vaccinazioni. Secondo Valmaggi, "va benissimo ampliare l'offerta, vanno benissimo le campagne informative, purche' siano mirate e anche rivolte agli operatori a partire dai pediatri di libera scelta".

Anche l'altro gruppo del centrosinistra al Consiglio regionale lombardo, il Patto Civico, e' intervenuto sul tema delle vaccinazioni, ricordando di aver da tempo depositato un progetto di legge. "Dopo l'Emilia Romagna e con altre Regioni gia' pronte a seguire la stessa strada - dichiarano in una nota il capogruppo Roberto Bruni e il consigliere Michele Busi -, anche la Lombardia prenda finalmente in esame il progetto di legge che avevamo presentato con l'obiettivo di rendere vincolanti i vaccini obbligatori per l'iscrizione agli asili nido. Oggi Maroni ha ribadito la linea della libera scelta, ma siamo convinti che sul tema occorra almeno aprire un dibattito approfondito su un tema cosi' importante di tutela della salute pubblica, non solo dei singoli".

PATTO CIVICO: "SBAGLIATO, SERVONO VACCINAZIONI OBBLIGATORIE ANCHE IN LOMBARDIA"

Anche in Lombardia vanno istituiti vaccinazioni obbligatorie per i bambini che si iscrivono all'asilo nido. A sollecitarlo sono il capogruppo del Patto Civico al Pirellone, Roberto Bruni, e il consigliere Michele Busi (componente della commissione sanità), entrambi firmatari insieme a Umberto Ambrosoli di un progetto di legge, depositato a maggio scorso, sull'obbligatorietà dei vaccini per l'iscrizione agli asili nido. "Dopo l'Emilia-Romagna e con altre Regioni già pronte a seguire la stessa strada - affermano gli esponenti del Patto Civico - anche la Lombardia prenda finalmente in esame il progetto di legge che avevamo presentato. Oggi Maroni ha ribadito la linea della libera scelta, ma siamo convinti che sul tema occorra almeno aprire un dibattito approfondito su un tema così importante di tutela della salute pubblica, non solo dei singoli". Il problema, aggiungono Bruni e Busi, è che "anche in Lombardia siamo ormai al limite della soglia di sicurezza che garantisce l'immunità di gregge e le percentuali sono in diminuzione. Prendiamo atto dell'annuncio dell'assessore Gallera di un'imminente campagna informativa. Ma non basta: servono interventi decisi, in grado di affrontare la crescente diffidenza verso le vaccinazioni, spesso fondata su speculazioni antiscientifiche e false informazioni. Chiederemo quindi ufficialmente che il nostro progetto di legge venga al più presto calendarizzato nei lavori della commissione sanità".