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Milano
Vaccini in Lombardia, Bertolaso: "Dosi solo fino al 10 giugno"
(fonte Lapresse)

Vaccini in Lombardia, Bertolaso: "Dosi solo fino al 10 giugno"

I vaccini a disposizione di Regione Lombardia? Se non arriveranno altre dosi, ce ne sono solo sino al 10 giugno. Lo ha spiegato Guido Bertolaso, consulente di Regione Lombardia per la campagna vaccinale, intervistato oggi da L'Eco di Bergamo: "Usando tutto cio' che abbiamo e vaccinando tutti quelli che si sono prenotati si arriva al 10 giugno, vaccini per altre fasce al momento non ci sono". Sullo stato attuale "abbiamo il turbo - ha detto - ma stiamo andando a due cilindri, toh, al massimo a tre..." precisando che le prenotazioni per gli under 50 dovrebbero "partire a fine mese". Secondo Bertolaso, infatti "potremmo fare 140mila vaccini al giorno, e tra i 29 e il 30 aprile ne abbiamo fatti 115 mila in surplace. Invece ne facciamo 85mila, circa il 18-20% di tutte le vaccinazioni che si fanno nel Paese, e siamo anche oltre la media nazionale che si attesta sul 17%". Bertolaso, infine, che aveva dato un '"4 -" in informatica alla Lombardia, adesso gli darebbe "8 e mezzo".

Pavesi (Regione): "Vaccinazioni in azienda non prima di giugno"

"Le vaccinazioni in azienda non potranno essere prese in considerazione prima del mese di giugno". Lo ha confermato il dg Welfare della Regione Giovanni Pavesi riferendo in commissione Sanità del Consiglio regionale affermando che in questo senso ieri è arrivata un'indicazione "tassativa" da parte del generale Figliuolo, commissario straordinario per l'emergenza Covid e che la ragione è legata al piano di consegne di dosi finora noto che non permette al momento di attivare anche punti vaccinali nelle aziende. In ogni caso ha assicurato Pavesi è di fatto "pronto il protocollo" con le indicazioni delle associazioni di categoria.

Vaccinazioni a domicilio concluse entro maggio

Per quanto riguarda le vaccinazioni a domicilio "c'è ancora gente che sta aspettando, ma ho avuto rassicurazione dalle Ats, hanno già pianificato tutte le vaccinazioni e dovrebbero concludere le vaccinazioni dei soggetti domiciliari entro il mese di maggio": lo ha riferito il dg Welfare. "Il vaccino domiciliare in termini di personale e tempi necessari non è paragonabile al centro vaccinale, mediamente una squadra riesce a fare mediamente una decina di vaccinazioni al giorno a domicilio", ha ricordato il dg.

Tampone dei visitatori delle Rsa a carico del sistema sanitario

Il tampone necessario ai visitatori per accedere alle Rsa potrebbe diventare a carico del sistema sanitario e non a spese del cittadino o della struttura. La soluzione è stata ipotizzata da Pavesi, in commissione Sanità del Consiglio regionale. Rispondendo a una richiesta in tal senso del consigliere Pd Carlo Borghetti, Pavesi ha affermato: "Molte Rsa sono organizzate per fare i tamponi, non vedo perché non possano farlo anche ai parenti degli ospiti" e "potrebbe essere una soluzione prevederli nella dotazione per gli screening periodici" che le Ats danno alle Rsa. Quindi, ha ipotizzato ancora il dg "potrebbe essere una nota che trasferiamo alle Ats che poi diano a loro volta come indicazione alle Rsa"

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