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Milano
Covid, Liliana Segre si vaccina. Insulti e minacce di morte sui social

Vaccino: Liliana Segre si vaccina e invita tutti ad aderire alla campagna



La senatrice a vita, Liliana Segre, 90 anni, e' stata vaccinata contro il covid ieri mattina al Fatebenefratelli di Milano. Ad accoglierla c'erano il governatore lombardo, Attilio Fontana, e la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti.  Nell'ambito della sensibilizzazione Regione Lombardia ha diffuso anche un video in cui la senatrice Segre invita le "nonne" e i "nonni" lombardi ad aderire alla campagna vaccinale.
 

 

"Andiamo con fiducia a questo incontro perche' sara' veramente l'unico modo che ognuno di noi ha di combattere questo grande nemico". Con queste parole, in un toccante video pubblicato sui canali social di Regione Lombardia, la senatrice a vita si è spesa affinchè più persone possibili decidano di vaccinarsi. 

 "Mi sembra che questa volta, contro un nemico invisibile, abbiamo cosi' poche armi che l'essere vaccinati vorra' dire essere piu' facilmente invitati dai nostri figli, dai nostri nipoti, dai nostri amici che hanno paura di incontrarci per non passarci questo temibile virus. Mi sembra una grande opportunita' a cui tutti dobbiamo rispondere, grati che si possa fare" ha aggiunto la sopravvissuta ad Auschwitz.

"Credo molto nella vaccinazione, è una cosa che ho sempre seguito per tutta la vita, fin da quando ero bambina, poi quando ho viaggiato. Poi ho vaccinato i miei figli e sono stati vaccinati anche i miei nipoti. Per me non e' niente di nuovo" recita il messaggio di Liliana Segre. 

La vergognosa reazione sui social, insulti e minacce di morte

Sconfortanti e vergognose le reazioni dei social alla pubblicazione della notizia, anche sui canali ufficiali di Regione, tra insulti, minacce, offese, auguri di morte, proteste per presunti trattamenti di favore.

"Parole inaudite, ignobili e irripetibili". Così la segretaria metropolitana del Pd, Silvia Roggiani. "Un segnale allarmante dell'intolleranza e dell'ignoranza che purtroppo serpeggia sui social. Una violenza di fronte alla quale non si puo' restare indifferenti, ma che va combattuta con ogni strumento possibile. Da parte nostra continueremo a vigilare e farci promotori, nella vita reale come quella virtuale, del rispetto dei valori umani e dei principi democratici. Tutta la nostra solidarieta' alla senatrice Segre che, ancora una volta, diventa bersaglio di vigliacchi che offendono la Memoria del nostro Paese", conclude Roggiani

 "Oggi (ieri, ndr) la senatrice a vita Liliana Segre, una donna straordinaria, ha ricevuto il vaccino contro il Covid-19 all'ospedale Fatebenefratelli di Milano. Qui su Facebook, nei commenti ai post dei giornali che hanno divulgato la notizia, si sono riversati moltissimi commenti a dir poco schifosi contro la Senatrice Segre". Lo scrive su Facebook il deputato del M5s, Stefano Buffagni. "Non voglio commentare l'odio di questi piccoli uomini e donne, di questi mentecatti. Voglio solo esprimere tutta la solidarieta' alla senatrice Segre per gli attacchi ignobili ricevuti. Cara senatrice Segre, lei e' una donna con un coraggio fuori dal comune, ha vissuto il vero orrore e sono certo che nei confronti di questa gentaglia potra' provare solo commiserazione", ha concluso Buffagni.

Pm di Milano indaga per odio razziale

Il pool antiterrorismo della procura di Milano, coordinato dal Pm Alberto Nobili, ha aperto un fascicolo d'indagine per minacce aggravate dalla discriminazione e dall'odio razziale con l'obiettivo di identificare gli autori degli insulti via social contro la senatrice a vita Liliana Segre. L'indagine e' affidata alla Polizia Postale ed e' scaturita dalle foto postate ieri, quando la senatrice ed ex deportata nei campi di concentramento, ha effettuato il vaccino al'ospedale Fattebenefratelli di Milano.

Non si tratta della prima indagine aperta a Milano per l'odio razziale manifestato sui social contro la senatrice a vita. Il pool antiterrorismo infatti, anche nei giorni scorsi, aveva selezionato e cominciato a indagare su altre minacce arrivate sempre sui social. Nel 2018 un altro fascicolo milanese era puntato sul fare luce relativamente ad almeno 200 insulti al giorno arrivati all'ex deportata nei campi di concentramento nazisti quando ricevette la scorta. Sulle minacce arrivate ieri ci sarebbe gia' un'informativa della polizia postale, e l'identificazione sarebbe in corso. Tuttavia, in questi casi, e' necessaria la collaborazione dei proprietari delle piattaforme, per arrivare agli effettivi titolari dei profili, che spesso si schermano dietro nickname falsi. La senatrice ha aderito ieri alla campagna vaccinale, proprio nel primo giorno in cui in Lombardia ha iniziato a immunizzare gli over 80; la foto che la ritraeva nel momento in cui riceveva la fiala e' stata pubblicata e ripostata da vari media

 

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