Milano
Vago, il rettore che piace. Da Salvini al M5S tutti lo vogliono. Inside
di Fabio Massa
Era il 13 maggio quando Affaritaliani.it scriveva che uno dei nomi sondati da Forza Italia per la candidatura a sindaco di Milano era quello del rettore della Statale, Gianluca Vago. Matteo Salvini, ieri, ha affermato che sarebbe un nome spendibile. Se davvero è così, oppure no, lo dirà il tempo. Certo è che di strada ne ha fatto il supertecnico che è riuscito nella mission impossible di essere apprezzato, stimato e anche un po’ corteggiato in contemporanea da azzurri, verde-leghisti e cinquestelle. Per non parlare del fatto che pure a sinistra in più di uno ha pensato a lui come la persona giusta per proseguire l’esperienza di Pisapia. Una volta si sarebbe detto: l’uomo giusto per tutte le stagioni. O quantomeno per tutti gli schieramenti. Merito della competenza dell’uomo, che è assolutamente rilevante. Ma anche della sua capacità di tessere rapporti. Con Roberto Maroni, ad esempio, ha un ottimo feeling vista la collaborazione fornita (con annesso mal di pancia di altre università milanesi) nella stesura della difficilissima legge di riforma della Sanità lombarda. Con il Governo (anche se ultimi rumors da Roma parlano di un certo raffreddamento) è necessariamente in continuo dialogo visto che sull’area post-Expo dovrebbe andarci proprio l’Università degli Studi di Milano, con un investimento-monstre di oltre 300 milioni di euro. Salvini, per sua dichiarazione esplicita, lo stima molto.
E il Movimento 5 Stelle? I bene informati parlano di continui rapporti, del fatto che lui potrebbe essere uno degli informatori dei pentastellati per sapere che cosa si muove dopo le Esposizioni, il più grande affare probabilmente del decennio. E del fatto che non gli sarebbe dispiaciuto, al rettore, essere candidato sindaco di Milano con i grillini. Tanto che alla fine qualche parlamentare deve aver “soffiato” la notizia al Messaggero che - bruciando tutti - l’ha riportata rimbalzando poi sul tavolo direttamente di Gianroberto Casaleggio, il quale non l’ha presa proprio bene, iniziando una ridda di smentite sul fatto che il metodo di scelta del candidato sarà il solito: graticola e selezione sul web. Vago o non vago, un iter preciso. Ora, con l’apprezzamento del leader della Lega Nord, Vago torna in ballo. Si vedrà se per essere davvero un candidato oppure per un ulteriore giro di giostra sui giornali.
IL COMMENTO DI VAGO: "MIO IMPEGNO IN STATALE SINO AL 2018"/ "In relazione a quanto riportato, nelle ultime settimane, da diversi organi di stampa, confermo che ho assunto la responsabilità della guida della Statale tre anni fa, con un programma di rilancio delle attività di formazione, di ricerca e di apertura alla collaborazione con le forze migliori della Città e del Paese. Intendo mantenere questo impegno per l’intera durata del mio mandato, che terminerà nel 2018. Spero di poter contribuire, in questo ruolo, alla crescita del nostro Ateneo, e della nostra Città, con tutta la passione che questo lavoro, entusiasmante, mi sta trasmettendo". Così il rettore della Statale, Gianluca Vago, in merito al suo nome come possibile candidato per le elezioni comunali.