Valentina Pitzalis incontra 2mila studenti a Milano: contro ogni forma di discriminazione e violenza di genere - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 18:44

Valentina Pitzalis incontra 2mila studenti a Milano: contro ogni forma di discriminazione e violenza di genere

Oltre 2.000 studenti e studentesse di scuole medie e istituti superiori di fronte all'evento di Otb Foundation e Fare x Bene: una lezione di umanità, per educare al rispetto e alla consapevolezza affettiva

di Roberto Servio

Valentina Pitzalis incontra 2mila studenti a Milano: contro ogni forma di discriminazione e violenza di genere

Un teatro gremito, duemila ragazzi in silenzio. Nessun rumore, nessuna distrazione, solo ascolto, emozione e consapevolezza. Così si è svolto oggi al Teatro Arcimboldi Milano l’incontro #MaiPiù – con gli studenti e le studentesse contro ogni forma di discriminazione e violenza di genere, promosso da OTB Foundation e FARE X BENE ETS, con il patrocinio del Comune di Milano, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre. Oltre 2.000 studenti e studentesse delle scuole medie e superiori di Milano, Monza, Cinisello Balsamo, Lissone e Magenta hanno assistito a un incontro che non è stato solo un evento, ma un’esperienza collettiva di crescita e di umanità.

Al centro del palco, Valentina Pitzalis, sopravvissuta nel 2011 a un tentativo di femminicidio, ha trasformato il dolore in una missione: educare al rispetto, raccontare la verità, trasformare la paura in consapevolezza.

Dopo i saluti istituzionali dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, si sono alternati sul palco Arianna Alessi, Vicepresidente di OTB Foundation, Giusy Laganà, attivista e Direttrice Generale di FARE X BENE ETS, l’attrice Laura Locatelli, e i content creator Brian Signorini e Iris Di Domenico - seguiti da milioni di follower, impegnati nel promuovere il rispetto e la diversità online - affiancati dai peer educator APE22. La lettura di Laura Locatelli, tratta dal libro Nessuno può toglierti il sorriso, scritto da Laganà e Pitzalis, ha introdotto la testimonianza più attesa e potente della giornata. 

Valentina Pitzalis: "Le mie cicatrici sono la mia voce e la mia forza"

Quando Valentina ha iniziato a parlare, il teatro è diventato un tempio: nessuna voce, nessun rumore, nessuna distrazione. “Le mie cicatrici sono la mia voce e la mia forza. Ho rischiato di morire, ma ho imparato che si può rinascere se si sceglie di non restare in silenzio. Ogni volta che racconto la mia storia a dei ragazzi, sento che sto parlando a chi può cambiare davvero il mondo, perché diventare uomini e donne è naturale, ma diventare esseri umani che sentono, che rispettano e che proteggono, è un’evoluzione continua; quindi, se anche uno solo di loro oggi torna a casa con un dubbio, una consapevolezza in più, allora tutto questo ha senso”, ha concluso Valentina Pitzalis.

“Dal 2018 OTB Foundation è impegnata in prima linea nel promuovere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza di genere, e oggi questo impegno trova una nuova forza nel percorso condiviso con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, con cui abbiamo firmato un protocollo d’intesa per portare nelle scuole italiane un’educazione fondata sul dialogo, sull’ascolto e sulla consapevolezza relazionale”, ha raccontato Arianna Alessi, Vicepresidente di OTB Foundation. 

“Con i nostri progetti di prevenzione, e in particolare con il progetto #MaiPiù, abbiamo già raggiunto 90.000 studenti in tutta Italia, perché crediamo che la scuola sia il luogo dove può nascere il cambiamento più profondo. Parlare di rispetto, empatia e libertà significa costruire un futuro in cui la violenza non abbia più spazio, e questo può accadere solo se si parte dai più giovani.  La violenza di genere – continua Alessi - non è una piaga lontana: è nelle case, nelle relazioni, nei linguaggi quotidiani. Per questo serve un’alleanza tra istituzioni, famiglie e società civile, e serve un’educazione che dia strumenti reali di libertà, anche economica. Troppe donne restano prigioniere di relazioni violente perché non possono permettersi di scegliere.

L’autonomia è cultura, è tutela, è prevenzione. Educare le giovani donne al valore di sé significa insegnare loro che la libertà non è un privilegio, ma un diritto che si costruisce con la conoscenza e con il coraggio.
La storia di Valentina Pitzalis ci ricorda proprio questo: che anche dal dolore può nascere una rivoluzione culturale, se si sceglie di trasformarlo in consapevolezza,” ha concluso con convinzione la Vicepresidente di OTB Foundation.

Violenza contro le donne: i drammatici dati

Secondo le tavole ISTAT pubblicate il 25 settembre 2025, relative al primo trimestre dell’anno, la violenza contro le donne continua a manifestarsi in forme diverse ma ricorrenti. Prevale la violenza fisica, che riguarda il 39,8% delle vittime, seguita dalla violenza psicologica (33,8%), spesso associata ad altre forme di abuso.

Rilevante anche la violenza economica, con 806 segnalazioni nel periodo considerato; gli episodi tendono a protrarsi nel tempo: oltre la metà delle vittime (53%) dichiara di subire violenze da anni, con impatti significativi sul benessere emotivo, come evidenzia il 59,5% che riporta ansia e forte soggezione.

La casa resta il principale luogo della violenza (68,7%), e il fenomeno colpisce anche i figli: tra le donne con figli, il 54% ha minori e una quota consistente riporta episodi di violenza assistita (25,7% hanno assistito e subito violenza; 36,9% sono stati testimoni).

Gli autori sono nella maggior parte dei casi persone vicine: partner attuale (49,7%), ex partner (21,6%), familiari (10,7%). Nonostante la gravità, circa il 75% delle vittime non denuncia, principalmente per paura delle reazioni dell’autore.

Giusy Laganà, attivista e Direttrice Generale di FARE X BENE ETS ha aggiunto: “Grazie al sostegno di OTB Foundation, con #MaiPiù noi di FARE X BENE ETS stiamo portando questa rivoluzione dentro le scuole, dove si impara la libertà e il coraggio di dire no, è un esempio di collaborazione virtuosa tra enti che credono nella prevenzione, nella formazione e nella possibilità di cambiare le cose con la conoscenza”.

Durante la mattinata, molti studenti hanno chiesto la parola, ponendo domande semplici ma profonde: “Come si sopravvive?”, “Come si perdona?”, “Hai ancora paura?”. Domande timide e forse ingenue che segnano un primo passo verso la comprensione.

E poi, al termine, il silenzio si è spezzato: duemila ragazzi e ragazze hanno fatto rumore, battendo le mani, i piedi, agitando mazzi di chiavi, come a dire “noi non ci stiamo”.  Un rumore che non copriva la voce di Valentina, ma la rilanciava — un atto di presa di coscienza collettiva, il modo più autentico per dire “no alla violenza” e che il cambiamento comincia da loro.

#MaiPiù è un programma congiunto di OTB Foundation e FARE X BENE ETS che unisce assistenza alle donne vittime di violenza, educazione al rispetto e percorsi di peer education per costruire relazioni sane e consapevoli, anche attraverso la scuola. L’incontro al Teatro Arcimboldi ha mostrato come la pedagogia del sentire – fondata su ascolto, empatia e verità – possa cambiare lo sguardo di una generazione intera.

 








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