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Milano
Viaggi e cene di lusso, nel mirino la bella vita dell'ex direttore delle Ferrovie Nord

Giuseppe Biesuz ancora nel mirino per i soldi spesi quando era direttore delle Ferrovie Nord. Ma non solo. Secondo quanto scrive la Repubblica, il manager, in carica dal 2008 al 2012 e che ha terminato la sua brillante carriera manageriale - nominato sotto la presidenza regionale di Roberto Formigoni - con l'arresto per bancarotta fraudolenta, non dovrebbe dormire sonni tranquilli.  

Non solo perchè sarebbe arrivato alla nomina di direttore generale della società controllata dal Pirellone con una serie inquietante di precedenti penali - anche per bancarotta - ma anche con una falsa laurea. Da qui, le accuse di truffa e falso. Condannato a novembre 2014 a 5 anni e 2 mesi in primo grado, la Regione si è costituita parte civile ma non gli ha ancora intentato causa. Eppure, pochi mesi dopo il suo arresto, ben tre report, ora in mano a Repubblica, siglati Fnm e classificati come "documenti riservati", hanno scoperto come Biesuz, in almeno quattro anni da manager, abbia sperperato due milioni e rotti di euro.

I contabili  sempre secondo quanto riporta la Repubblica - ricordano ancora come nella gestione Biesuz ci siano state "206 operazioni con la carta di credito aziendale" e almeno 53 presentano "evidenti anomalie". Per non parlare dei viaggi con la moglie, delle auto con autista e di quelle aziendali. Tutti extra usati anche, troppo spesso secondo chi ha stilato i report, quando il manager non era in servizio. Ma a Roma o addirittura all'estero. Senza contare i 24mila euro spesi in un noto ristorante milanese senza che gli ospiti fossero sempre di interesse "lavorativo". Biesuz non si è mai fatto mancare nulla, e cos' anche allo stadio e alla Scala. 

Nello sterminato elenco di spese non giustificate, sotto la voce "utilizzo non conforme dei rimborsi tramite cassa centrale", vengono bollati come "anomali" gli acquisti di: 18 biglietti per partite di calcio (2.250 euro per Milan-Parma e Milan-Cagliari nel 2011) e 4 biglietti per la Scala nel settembre 2009, per un importo di 553 euro". Tutto, ovviamente, pagato sempre con i soldi di Fnm.

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