Calci e pugni sul tram a un ipovedente per rubargli le lenti: due arrestati a Milano. VIDEO - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 16:49

Calci e pugni sul tram a un ipovedente per rubargli le lenti: due arrestati a Milano. VIDEO

La Squadra Mobile di Milano ha eseguito l’ordine di custodia cautelare per i due uomini, identificati come autori della rapina avvenuta il 12 agosto su un tram della linea 15

di Giorgio d'Enrico

Calci e pugni sul tram a un ipovedente per rubargli le lenti: due arrestati a Milano

Arrestati i due aggressori che il 12 agosto a bordo del tram ATM 15 in direzione Rozzano, picchiarono brutalmente un uomo ipovedente di 55 anni ripetutamente colpito al volto e poi scaraventato fuori dal mezzo a calci e pugni. I due si erano   dileguati con una borsa appartenente alla vittima e contenente lenti e video-ingranditori per un valore di circa 2mila euro.


 

 

I due uomini erano già in arresto per resisteza a pubblico ufficiale

Oggi la Squadra Mobile ha eseguito una misura di custodia cautelare (convalidata dalla Procura) nei confronti di due cittadini marocchini di 29 e 42 anni. I due - pluripregiudicati - erano già stati arrestati a Ferragosto con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale dopo aver aggredito verbalmente i poliziotti. Le volanti avevano fermato i due uomini per un controllo e questi, a bordo di uno scooter rubato, avevano tentato la fuga. Erano stati poi condotti presso la Casa Circondariale “Cataldo”, dove li ha raggiunti questo secondo provvedimento restrittivo. L’accusa questa volta è di rapina in concorso con l’aggravante delle lesioni aggravata, commessa nel mese di agosto ai danni di un cittadino italiano ipovedente di 55 anni.

Sette giorni di prognosi per la vittima dell'aggressione sul tram

La vittima, invece, subito dopo essere stato aggredito e rapinato, era stato immediatamente condotto all’ospedale “Humanitas” di Rozzano in codice arancione con la maglietta strappata diversi ematomi sul volto, sulle labbra e sul petto ed escoriazioni su entrambi i gomiti. E’ stato poi dimesso con sette giorni di prognosi. Tornando alle indagini, spetterà adesso alla Procura dirimere il procedimento - che si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, accertare la responsabilità degli indagati e stabilire un’eventuale condanna.

 

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