Vincenzo Macello a DNE 2025: “L’Alta Velocità Brescia–Verona–Padova porterà più competitività e meno emissioni: un’opera strategica per il Nordest” - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 12:53

Vincenzo Macello a DNE 2025: “L’Alta Velocità Brescia–Verona–Padova porterà più competitività e meno emissioni: un’opera strategica per il Nordest”

Il Commissario di Governo per la linea AV/AC Brescia–Verona–Padova Vincenzo Macello ha parlato a Direzione Nord Est dei vantaggi ambientali del progetto

Roberto Servio

Vincenzo Macello a DNE: “L’Alta Velocità Brescia–Verona–Padova porterà più competitività e meno emissioni: un’opera strategica per il Nordest”

A Direzione Nordest, l'evento organizzato a Padova dalla Fondazione Stelline e da SEC Newgate Italia, infrastrutture, mobilità e sostenibilità sono stati al centro del dibattito tra istituzioni e imprese. Tra i protagonisti, Vincenzo Macello, Commissario di Governo per la linea ferroviaria ad alta velocità Brescia–Verona–Padova, che ha illustrato lo stato di avanzamento dei cantieri e le prospettive di un’opera destinata a ridisegnare la mobilità del Nordest e a rafforzare la competitività del sistema produttivo. Ecco le sue parole:

Vincenzo Macello (Commissario di Governo linea AV/AC Brescia–Verona–Padova): “Raddoppieremo la capacità ferroviaria, riducendo traffico e CO₂”

“Partendo da Brescia, la tratta Brescia–Verona e quella Verona–Vicenza valgono complessivamente 6 miliardi e mezzo di euro e saranno completate entro giugno 2026,” ha spiegato Macello. “Successivamente inizieranno le prove e le verifiche, così da attivare il servizio ferroviario merci e passeggeri tra dicembre 2026 e i primi mesi del 2027.”

Il Commissario ha ricordato che l’attraversamento di Vicenza, del valore di 2 miliardi e 280 milioni di euro, è già in fase di cantierizzazione, con lavori su viabilità, bonifiche belliche e attività propedeutiche. “Per l’ultima tratta, la Vicenza–Padova, siamo in fase di progettazione definitiva, che contiamo di completare nei primi mesi del 2026. Solo allora potremo definire tempi e costi certi di quest’ultimo segmento.”

Macello ha sottolineato i benefici concreti che la linea porterà in termini di logistica e competitività: “Il nuovo modello di offerta consentirà di raddoppiare la capacità ferroviaria, con più servizi regionali, a lunga percorrenza e merci. I treni merci potranno raggiungere una lunghezza fino a 750 metri, secondo gli standard europei: questo significa costi di trasporto più bassi e una maggiore competitività per le imprese, favorendo lo spostamento del traffico dalla gomma al ferro, soprattutto sulle lunghe distanze.”

I vantaggi si misureranno anche sul piano ambientale. “Quando l’alta velocità sarà pienamente operativa, stimiamo una riduzione del traffico su strada pari a circa un milione di veicoli-kilometro l’anno per il trasporto passeggeri e del 50% per quello merci,” ha spiegato. “Questo si tradurrà in una riduzione significativa delle emissioni di CO₂. Considerando che, secondo i dati ISPRA, le infrastrutture pesano per circa il 25% della produzione complessiva di CO₂, e che il trasporto ferroviario rappresenta meno dell’1% contro oltre il 90% del trasporto su gomma, il beneficio ambientale sarà evidente.”

Macello ha insistito anche sull’importanza della sostenibilità sociale e della condivisione con i territori: “Progettiamo ogni tratta per garantire il miglior inserimento possibile nei contesti attraversati, soprattutto nelle aree antropizzate. La sostenibilità non è solo ambientale: è anche capacità di ascoltare e coinvolgere le comunità locali. È fondamentale dialogare con amministrazioni, imprese e cittadini per ridurre al minimo i disagi durante i cantieri e costruire un’infrastruttura che sia davvero patrimonio di tutti.”     

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