Milano
Violentata nei pressi della stazione a San Zenone: l'aggressore era ospite del centro di accoglienza
C'è un fermo per la violenza sessuale commessa la sera del 30 agosto ai danni di una ragazza di 18 anni a San Zenone al Lambro. Cecchetti (Lega): "Espulsione e castrazione chimica"

Violentata nei pressi della stazione a San Zenone: i carabinieri hanno fermato un uomo
C'e' un fermo per la violenza sessuale commessa la sera del 30 agosto ai danni di una ragazza di 18 anni a San Zenone al Lambro, in provincia di Milano. I carabinieri della compagnia di San Donato milanese, coordinati dalla procura di Lodi, hanno individuato il presunto autore dell'aggressione commessa in un campo nelle vicinanze della stazione dove la vittima stava andando a prendere un treno per rientrare a Milano. Nella giornata di oggi saranno trasmessi al gip il provvedimento per la convalida e la richiesta di misura cautelare.
L'aggressore di San Zenone era ospite del centro di accoglienza
E' un giovane maliano di 25 anni il presunto autore della violenza sessuale commessa nella notte della 30 agosto a San Zenone al Lambro. Il migrante e' stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto dopo che il Ris di Parma ha trovato un match con le tracce biologiche lasciate dall'aggressore sulla ragazza di 18 anni e il campione prelevato al 25enne, ospite del centro di accoglienza vicino alla stazione del comune. Qui i carabinieri la scorsa settimana si erano presentati per chiedere agli ospiti un campione di Dna su base volontaria.
Lo stupratore era in Italia grazie a uno stato di protezione sussidiaria
Il giovane, riferisce Ansa, era in Italia da poco più di un anno grazie a uno stato di protezione sussidiaria concesso dalla commissione territoriale. "E' stato fatto anche lavoro sugli indumenti della vittima e prelievo di tamponi da cui è stato isolato un profilo maschile e poi convocato per prelevare campione di Dna e l'uomo vi si è sottoposto volontariamente" ha spiegato la pm Martina Parisi.
Il fermato aveva dormito al centro di accoglienza di San Zenone la notte della violenza ma poi, il giorno dopo, si era spostato in un altro centro, a Milano. Grazie all'identikit tracciato dalla vittima, il direttore dello stesso centro ha subito indicato ai carabinieri che avrebbe potuto trattarsi proprio di lui. A questo punto, i militari sono andati a prenderlo nel nuovo centro, l'hanno portato in caserma e, dopo il prelievo del dna, in poche ore il Ris di Parma ha confermato che si trattava proprio di lui.
Cecchetti (Lega): “Stupro San Zenone: espulsione immediata e castrazione chimica”
Il deputato lombardo della Lega Fabrizio Cecchetti commenta: "Il caso della ragazza violentata a San Zenone, da un immigrato ospite di un centro di accoglienza, conferma quanto sia urgente dare un segnale forte e immediato. Non basta l’arresto: chi commette atrocità simili va espulso subito dall’Italia e deve affrontare la castrazione chimica obbligatoria. Solo così si può impedire che si ripetano reati immondi e si dà un deterrente vero a chi pensa di ridurre le nostre donne a vittime. Non servono scuse, non servono attenuanti: davanti a episodi così brutali ci vuole la massima fermezza. La sicurezza e la dignità delle donne devono venire prima di tutto".
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