A- A+
Milano
Yara, perizia dna e foto satellitari. Bossetti contro il Pg: dice idiozie
Da Facebook

Yara: in corso il processo di appello per Massimo Bossetti: le due carte della difesa

Botta e risposta tra l'imputato e i giudici al processo d'appello per l'omicidio di Yara Gambirasio. Mentre il procuratore generale di Brescia, Marco Martani spiegava la compabilita' delle fibre trovate sguli abiti di Yara con quelle dei sedili del furgone di Massimo Bossetti, il muratore accusato del delitto, seduto ai banchi della difesa e non in 'gabbia', si e' voltato verso il pubblico domandandosi "cosa sta dicendo?" e poi e' sbottato e alzandosi in piedi ha detto, rivolgendosi alla corte e riferendosi al pg, "viene a dire idiozie"., Il presidente lo ha quindi invitato a stare zitto e sedersi. All'inizio dell'udienza i legali di Bossetti hanno chiesto alla Corte la possibilita' che il loro assistito sedesse al banco della difesa, anziche' all'interno della gabbia riservata agli imputati. La Corte lo ha concesso e Bossetti, uscendo dalla gabbia ha salutato con un sorriso e una stretta di mano la moglie Marita Comi presente in aula e seduta subito dietro gli avvocati della difesa.

LA REQUISITORIA DEL PG: "SENTENZA DI PRIMO GRADO INECCEPIBILE" - La sentenza di primo grado, che ha condannato Massimo Bossetti all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio, e' "ineccepibile". Lo ha detto il procuratore generale della repubblica, Marco Martani, nella sua requisitoria. Secondo il Pg la ricostruzione degli elementi di prova e la sentenza "e' ben fatta". Il capo "di imputazione - ha aggiunto il Pg - e' sufficientemente dettagliato, la ricostruzione della responsabilita' di Bossetti e' ineccepibile, completa e logica".

E' "grottesco" pensare, come ha fatto la difesa, che il dna ritrovato sugli slip di Yara sia stato costruito ad hoc "per incastrare qualcuno". Il procuratore generale, durante la sua requisitoria davanti alla Corte d'Assise d'Appelo di Brescia, dove oggi e' iniziato il processo di appello contro Massimo Bossetti, condannato in primo grado all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio, ha spiegato che l'accusa di aver costruito un dna sintetico, di un "soggetto che in quel momento non si sapeva neanche che esisteva, e' grottesca" e poi "messo li' al ritrovamento del cadavere o dopo, e che poi porta a una persona che vive a pochi chilometri di distanza". Il Pg ha ricordato, inoltre, che il dna di Bossetti non era mai stato raccolto e tipizzato, era uno sconosciuto. Il Pg, Marco Martrani, ha aggiunto che nelle indagini preliminari "non e' stato tralasciato nulla, altrimenti non si sarebbe mai arrivati a questo processo. E' stato fatto uno sforzo unico e raro nella storia investigativa italiana"

FOTOGRAFIA SATELLITARE E PERIZIA DEL DNA: LE CARTE DELLA DIFESA - I difensori di Bossetti, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, hanno chiesto di depositare agli atti una fotografia acquisita dai satelliti che porta la data del 24 gennaio 2011, un mese e due giorni prima del ritrovamento del corpo di Yara nel campo di Chignolo d'Isola. Secondo gli avvocati della difesa l'immagine mostra l'esatto punto del ritrovamento del corpo della vittima che, tuttavia, parrebbe non essere identificabile. L'obiettivo della difesa e' dimostrare che il corpo, al contrario di quanto sostenuto dall'accusa, non e' rimasto tre mesi nel campo, ma e' stato portato li' in un secondo momento. Il Procuratore generale e le parti civile non si sono opposte all'acquisizione del documento, mentre la corte si e' riservata. Al termine delle procedure preliminari il presidente della Corte d'Assise d'Appello di Brescia, Enrico Fischetti, ha iniziato a leggere la relazione sintetica, quella completa, di 142 pagine, e' stata precedentemente inviata alle parti via mail. La Corte ha, inoltre, reso noto il calendario delle udienze: 6, 10 e 14 luglio, con un'udienza di riserva fissata per il 17 luglio. La difesa ha inoltre ingaggiato come consulente il numero uno della genetica forense, Peter Gill, per dimostrare, che il profilo genetico "Ignoto 1" attribuito a Bossetti non avrebbe potuto resistere all'aperto e in quelle condizioni per più di poche settimane. Bossetti si è dichiarato, per mezzo degli avvocati "fiducioso di avere giustizia in appello"

Tags:
yaraappellomassimo bossetti appello







Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.