Alfa Romeo Quadrifoglio Collezione: il mito rinasce in 63 esemplari - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 17:39

Alfa Romeo Quadrifoglio Collezione: il mito rinasce in 63 esemplari

Svelate le nuove edizioni limitate di Giulia e Stelvio: solo 63 unità per modello che celebrano la storia del Biscione con dettagli unici e prestazioni pure.

di Giovanni Alessi

C’è qualcosa di profondamente viscerale nel legame che unisce gli appassionati di motori al marchio del Biscione,

un filo rosso che attraversa decenni di storia e che oggi trova una nuova, vibrante espressione. Alfa Romeo ha deciso di toccare le corde più sensibili dei suoi estimatori presentando la Giulia Quadrifoglio Collezione e la Stelvio Quadrifoglio Collezione. Non si tratta di semplici aggiornamenti di gamma, ma di vere e proprie opere d'arte in movimento, concepite per cristallizzare nel tempo l'apice della tecnica e dello stile italiano. Queste due creazioni nascono con un obiettivo preciso: celebrare il Quadrifoglio, quel simbolo sacro che da oltre un secolo incarna la ricerca ossessiva dell'eccellenza, spaziando dai cordoli dei circuiti più impegnativi fino alle strade di tutti i giorni.

La narrazione di queste vetture ci riporta indietro nel tempo, in un viaggio affascinante che parte dal lontano 1923, quando il pilota Ugo Sivocci dipinse per scaramanzia un quadrifoglio sulla sua vettura, vincendo poi la Targa Florio. Tuttavia, è il 1963 l'anno chiave che questa edizione limitata vuole onorare. Fu in quell'anno, con la Giulia Ti Super, che il leggendario emblema lasciò le sole competizioni per nobilitare le vetture stradali più performanti. Proprio per questo motivo, la casa di Arese ha deciso di produrre solamente 63 esemplari per modello, destinati a un pubblico selezionatissimo in Europa, Regno Unito, Medio Oriente, Cina e Giappone. Un numero che non è solo una cifra, ma un tributo tangibile a un'era che ha cambiato per sempre il volto delle berline sportive.

Un vestito sartoriale cucito nella luce

L'impatto visivo di queste vetture è studiato per lasciare senza fiato, grazie a un lavoro cromatico che definirei quasi filosofico. Le nuove Giulia e Stelvio Quadrifoglio Collezione nascono nello stabilimento di Cassino, un luogo dove la tecnologia robotica più avanzata si sposa ancora con l'occhio attento dell'artigiano. Il primo dettaglio che cattura lo sguardo è senza dubbio la livrea. Non siamo di fronte a un rosso qualunque, ma a un'evoluzione del celebre "Rosso Villa d’Este", tinta che aveva già incantato sulla 33 Stradale. Qui, però, la vernice si sdoppia per raccontare due anime diverse.

Sulla Giulia troviamo il "Rosso Collezione Giulia", una tonalità profonda, quasi drammatica, ricca di inchiostro, capace di virare verso il nero a seconda di come la luce accarezza la carrozzeria; è una scelta che esalta la natura di sportività estrema della berlina, rendendola minacciosa ed elegante al tempo stesso. Diversa è la scelta per il SUV: il "Rosso Collezione Stelvio" privilegia sfumature più brillanti e aperte, perfette per sottolineare la poliedricità di un mezzo che sa essere brutale ma anche versatile. È affascinante notare come il centro stile Alfa Romeo abbia saputo reinterpretare il colore simbolo del brand, trasformandolo da semplice pigmento a elemento narrativo che definisce il carattere stesso dell'automobile.

L'artigianalità italiana incontra la fibra di carbonio

Aprendo la portiera, si viene accolti in un ambiente che profuma di competizione e lusso. L'abitacolo è stato curato per avvolgere il guidatore e i passeggeri in un abbraccio caldo e raffinato. La plancia, interamente rivestita in pelle, è attraversata da cuciture rosse che creano un contrasto visivo immediato, richiamando l'anima racing del marchio. Ma è sui sedili che si gioca la partita dell'esclusività: realizzati in pelle e Alcantara, sfoggiano una numerazione ricamata che va da "1 di 63 Collezione" fino all'ultimo esemplare, rendendo ogni singola vettura un pezzo irripetibile, quasi un oggetto da collezione numismatica.

Non mancano i dettagli tecnici che fanno la gioia dei puristi. I sedili portano la firma Sparco e presentano un guscio in carbonio che non solo riduce il peso, ma contiene perfettamente il corpo durante le accelerazioni laterali più intense. La fibra di carbonio, materiale nobile per eccellenza nelle corse, non si limita ai sedili: la ritroviamo a vista sul tetto, una sciccheria che abbassa il baricentro e aumenta l'aggressività estetica, così come sullo scudetto frontale, sulle calotte degli specchietti e sulle finiture del tunnel centrale. È un trionfo di materiali pregiati che dialogano tra loro, dove la morbidezza della pelle sui pannelli porta e sul bracciolo centrale bilancia la freddezza tecnica del carbonio, creando un equilibrio sensoriale perfetto.

Il ruggito del V6 e la meccanica delle emozioni

Sotto il cofano pulsante di queste vetture si nasconde il vero cuore dell'operazione, quel capolavoro di ingegneria che risponde al nome di 2.9 V6 Bi-Turbo. In queste versioni Collezione, il propulsore è stato portato a erogare ben 520 CV, una potenza mostruosa che garantisce quella connessione istintiva tra uomo e macchina che solo un'Alfa Romeo sa restituire. Non si tratta solo di numeri, ma di sensazioni pure. Accendendo il motore, il sistema di scarico Akrapovičlibera un sound inconfondibile, una melodia rauca e potente che diventa la colonna sonora di ogni viaggio, amplificando la percezione della velocità e della spinta.

La dinamica di guida è stata affinata per gestire tanta esuberanza. L'impianto frenante carboceramico è di serie e offre prestazioni in frenata da supercar, resistendo alla fatica anche nell'uso più gravoso in pista. Anche qui, l'estetica gioca la sua parte: le pinze anodizzate brunite sono impreziosite dalla firma Alfa Romeo in rosso, un tocco di classe che si nota attraverso i cerchi in lega. Guidare una Giulia o Stelvio Quadrifoglio di questa serie speciale significa avere tra le mani il culmine dell'evoluzione tecnica del marchio, un mix di potenza bruta e controllo chirurgico che trasforma ogni curva in un'esperienza adrenalinica.

Queste vetture non sono nate solo per essere guidate, ma per essere tramandate. La casa del Biscione ha voluto certificare il loro status di future icone dotandole della certificazione "Instant Classic". È il riconoscimento formale che queste edizioni limitate rappresentano un investimento nel tempo, oggetti di design e innovazione destinati a non invecchiare mai. In un mondo che corre verso l'omologazione, Alfa Romeo ribadisce con forza che l'automobile può ancora essere emozione pura, un'opera in movimento capace di lasciare un segno indelebile nel cuore degli appassionati.