Auto e Motori
IAA Mobility 2025, Electric Urban Car Family la rivoluzione urbana firmata VW Group
Con la Electric Urban Car Family il Gruppo Volkswagen porta nel 2026 la mobilità elettrica urbana a un nuovo livello, con prezzi accessibili e tecnologia premium.



Un prezzo di partenza attorno ai 25.000 euro, un’autonomia che arriva fino a 450 chilometri
e la promessa di trasferire tecnologie premium in un segmento che rappresenta il punto di accesso alla mobilità elettrica per milioni di europei. Sono queste le basi su cui si fonda la Electric Urban Car Family, la nuova strategia del Gruppo Volkswagen per rafforzare la sua posizione di leader nella mobilità a batterie. Non un semplice lancio di prodotto, ma una mossa industriale che potrebbe ridefinire l’intero mercato delle compatte elettriche urbane in Europa.
Il 2026 sarà l’anno della svolta: quattro modelli, due a marchio Volkswagen, uno firmato CUPRA e uno da Škoda, tutti basati sulla piattaforma MEB+ evoluta e tutti con un carattere diverso, pensato per rispecchiare le anime dei singoli brand. In un settore dove la concorrenza si fa sempre più serrata e l’offerta cinese avanza a ritmo sostenuto, Wolfsburg sceglie di giocare la partita su due fronti: l’economia di scala garantita dalla cella batteria unificata e la personalità distinta di ogni modello.
La scommessa del Gruppo non è soltanto tecnica, ma anche sociale. Perché rendere accessibile la mobilità elettrica con un prezzo d’attacco da citycar tradizionale significa abbattere una delle barriere più forti alla diffusione delle vetture a zero emissioni. È un obiettivo che si lega a doppio filo con le proiezioni di mercato: secondo le stime, il segmento delle piccole elettriche urbane quadruplicherà in Europa entro otto anni. E Volkswagen punta a conquistare almeno il 20% di questa fetta, che corrisponde a centinaia di migliaia di immatricolazioni annue.
All’IAA Mobility di Monaco, i prototipi della Electric Urban Car Family hanno offerto un assaggio di quello che sarà. La ID. Polo, hatchback compatta e diretta erede della storica segmento B di Wolfsburg, è il simbolo della nuova filosofia “Pure Positive”: un linguaggio stilistico che vuole trasmettere solidità, simpatia e immediatezza. Accanto a lei, la ID. CROSS Concept porta il Dna Volkswagen nel formato SUV, mentre la ID. Polo GTI diventa la prima elettrica a indossare il badge che da decenni identifica le sportive di casa.
Accanto ai modelli di Wolfsburg, CUPRA ha mostrato la Raval, hatchback che riflette lo spirito anticonformista del marchio spagnolo, con linee tese e un carattere decisamente sportivo. Per Škoda, la protagonista è stata Epiq, un SUV cittadino pensato per la vita quotidiana e per le famiglie, coerente con il nuovo design “Modern Solid”. Un poker di vetture, ognuna con la propria identità, ma tutte unite dalla stessa ossatura tecnologica.
L’architettura MEB+, cuore del progetto, è stata evoluta per garantire maggiore efficienza e migliori prestazioni di ricarica. La nuova cella unificata sarà integrata per la prima volta nelle batterie di questi modelli, permettendo economie di scala decisive per contenere i costi. Ma ciò che colpisce è la volontà di portare su auto di questo segmento dotazioni che fino a poco tempo fa erano appannaggio di modelli premium. Dal Travel Assist di nuova generazione con riconoscimento dei semafori, alla tecnologia LED Matrix per l’illuminazione, fino ai sedili massaggianti e alla climatizzazione pre-impostabile via app: comfort e sicurezza diventano accessibili anche su vetture da 25.000 euro.
La connettività è un altro pilastro della strategia. I nuovi modelli offriranno un sistema di infotainment capace di integrare la pianificazione delle soste di ricarica e un app store con oltre cento applicazioni. In un contesto urbano dove il tempo e l’efficienza sono tutto, anche la ricarica rapida DC sarà di serie. Sono dettagli che raccontano bene come Volkswagen non voglia proporre semplici citycar elettriche, ma strumenti di mobilità completi, capaci di sostituire senza compromessi le auto termiche.
Sul piano industriale, la Electric Urban Car Family è un tassello chiave del percorso che vede il Gruppo Volkswagen trasformarsi da costruttore tradizionale a “Global Automotive Tech Driver”. A Monaco, accanto alle citycar elettriche, il gruppo ha mostrato anche le innovazioni nel campo delle batterie, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale a bordo e i nuovi linguaggi di design, segno di una volontà di guidare non solo la transizione elettrica, ma l’intero ecosistema della mobilità del futuro.
Dietro i numeri, resta il nodo cruciale: come reagiranno i consumatori? Perché se è vero che la domanda di auto elettriche cresce, è altrettanto vero che il prezzo resta un ostacolo. Volkswagen sembra aver trovato la chiave per rendere appetibile l’elettrico di massa: un prezzo competitivo, un’autonomia adeguata e la sensazione di guidare un’auto che non fa rimpiangere modelli di categoria superiore. Se la promessa sarà mantenuta, la Electric Urban Car Family potrebbe diventare la porta d’ingresso all’elettrico per una generazione di automobilisti che oggi guarda alle EV con curiosità ma anche con timore.
Con questa famiglia di vetture, il gruppo non si limita a presidiare un segmento in crescita: getta le basi per una nuova idea di mobilità urbana, più accessibile, più tecnologica e più vicina al linguaggio delle persone. Perché se la rivoluzione elettrica deve davvero decollare, deve iniziare dalle strade delle città, da quelle compatte che ogni giorno accompagnano milioni di europei al lavoro, a scuola, nei momenti di vita quotidiana. È lì che si giocherà la vera partita, ed è lì che Volkswagen e i suoi marchi vogliono essere protagonisti.