Motorsport
Alpine nella Top 10 a Le Mans: traguardo doppio
Le due Hypercar A424 concludono la 24 Ore di Le Mans 2025: un passo avanti solido per Alpine Endurance Team tra sfide, insegnamenti e futuro da scrivere.





Alla fine, quello che conta è esserci. E arrivarci con entrambe le vetture, dopo ventiquattro ore ininterrotte di gara, in un’edizione della 24 Ore di Le Mans
che ha saputo essere ancora una volta selettiva, logorante, imprevedibile. Per Alpine, questa 93ª edizione ha rappresentato più di un semplice appuntamento nel calendario endurance: è stata il banco di prova di un anno di lavoro, il secondo nella nuova era delle Hypercar, e un nuovo inizio sotto il segno della costruzione.
La A424 ha retto il confronto con le avversarie più agguerrite, dimostrando affidabilità, progressi e determinazione. L’Alpine #35, affidata a Ferdinand Habsburg, Charles Milesi e Paul-Loup Chatin, ha chiuso al decimo posto assoluto. La #36, condotta da Frédéric Makowiecki, Jules Gounon e Mick Schumacher, ha tagliato il traguardo in undicesima posizione dopo una lotta serrata con la Peugeot #94. Non è stato un cammino privo di ostacoli, ma è proprio nei passaggi difficili che si definisce il carattere di un progetto. E Alpine ha confermato di essere sulla strada giusta.
Una gara complicata, una squadra compatta
Il weekend è iniziato sotto buoni auspici: le prove libere hanno permesso di completare le ultime regolazioni e raccogliere dati preziosi, mentre in qualifica entrambe le vetture hanno centrato l’accesso all’Hyperpole. Mick Schumacher con la #36 ha ottenuto il nono tempo, Paul-Loup Chatin con la #35 il dodicesimo, a meno di un decimo dalla Top 10. Segnali incoraggianti, che lasciavano sperare in un passo gara competitivo.
La realtà della corsa ha messo però a nudo le criticità. Le penalità per eccesso di velocità in corsia box, una noia tecnica al sistema di raffreddamento batteria della #36 e alcune soste più lunghe del previsto hanno rallentato il ritmo. La notte è trascorsa relativamente tranquilla, ma la vera incognita è emersa all’alba, con un testacoda di Gounon che ha intrappolato la vettura nella ghiaia, costringendo la squadra a un nuovo sforzo per rientrare nei giochi.
Eppure, nessuno ha mollato. Ogni stint, ogni passaggio, ogni cambio pilota è diventato un’occasione per tenere viva la gara, senza cedere alla frustrazione. “Siamo rimasti uniti”, ha detto Habsburg. “Questo spirito di squadra ci ha permesso di concludere e imparare.” Una frase che racchiude l’approccio Alpine: non cercare scuse, ma soluzioni.
In pista e fuori: la presenza di Alpine è centrale
Se il risultato finale ha il sapore dell’equilibrio tra soddisfazione e ambizione, la presenza di Alpine a Le Mans è andata oltre la prestazione pura. Nel paddock e tra il pubblico, il brand francese è stato protagonista di una settimana intensa di celebrazioni e visioni. Il 70° anniversario del marchio ha fatto da cornice emotiva, mentre l’esibizione della concept car Alpenglow Hy6 ha fornito un primo assaggio di ciò che sarà: sportività a zero emissioni, ricerca aerodinamica e materiali alternativi, per una nuova idea di performance sostenibile.
Sul circuito della Sarthe, Alpine ha voluto mostrare non solo il presente, ma soprattutto il futuro. È un messaggio importante in una categoria che si sta evolvendo rapidamente, dove la tecnologia non basta senza un’identità forte. E quella di Alpine, oggi, si sta delineando con sempre più chiarezza.
Consapevolezza e ambizione: le parole dei protagonisti
Lo sport, specie quello di resistenza, è anche un esercizio di lettura dei dettagli. Lo sanno bene i piloti e i tecnici, che a fine gara si sono ritrovati a fare un bilancio lucido, consapevole. Chatin ha parlato di “risultato soddisfacente ma non all’altezza delle ambizioni”, mentre Milesi ha sottolineato le difficoltà di alcune soste ai box. Makowiecki, esperto di lunga data, ha rimarcato quanto “serva imparare a gestire l’intero arco della gara”, evidenziando lacune ma anche grandi margini di miglioramento.
Dalle loro parole emerge una squadra che non si accontenta, che vuole crescere, ma che sa anche valorizzare ciò che ha ottenuto. In un campionato dove i distacchi sono ridotti all’osso, ogni dettaglio fa la differenza. Ed è lì che Alpine intende lavorare: nella messa a punto, nella lettura delle strategie, nella riduzione degli errori. “Questa frustrazione è positiva”, ha detto Philippe Sinault, Team Principal. “È il motore che ci spinge a tornare più forti.”
Una lezione preziosa in vista del Brasile
Il FIA World Endurance Championship prosegue il suo cammino. Dopo Le Mans, il calendario porterà i team in Brasile per la 6 Ore di San Paolo, in programma dall’11 al 13 luglio. Un circuito diverso, più corto, più caldo, dove il ritmo sarà fondamentale ma anche il consumo gomme e la gestione termica avranno un ruolo decisivo. Per Alpine sarà l’occasione di capitalizzare i dati raccolti alla Sarthe e mettersi alla prova in un contesto differente.
“Abbiamo completato un nuovo step – ha spiegato Bruno Famin – ma sappiamo che per lottare davvero per il podio serve ancora molto lavoro.” Eppure, non c’è disillusione nelle sue parole, ma metodo. E motivazione. Perché chi arriva a Le Mans e porta due auto al traguardo, ha già vinto qualcosa: il diritto a crederci ancora.
La sfida continua, un passo alla volta
Nel motorsport, come nella vita, il successo non si misura solo con i trofei. Alpine ha lasciato Le Mans con una doppia top ten, con due vetture integre, una squadra unita e una visione chiara su dove migliorare. La battaglia per la vittoria finale è ancora lontana, ma la direzione è tracciata. In un campionato dove ogni dettaglio conta e la concorrenza è feroce, sapersi rimettere in discussione è forse il più grande segno di forza.
Prossima tappa: Brasile. Ma lo sguardo resta puntato a Le Mans 2026, dove Alpine tornerà con un bagaglio più ricco di esperienza e un solo obiettivo: salire ancora.
Scheda tecnica – Alpine A424 Hypercar
Categoria: LMH (Le Mans Hypercar)
Motore: V6 turbo 3.4 litri, 675 CV
Telaio: monoscocca in fibra di carbonio
Sistema ibrido: assente (full ICE)
Trazione: posteriore
Pneumatici: Michelin
Peso minimo: 1030 kg
Prestazione 24 Ore di Le Mans 2025:
#35 – 10ª posizione
#36 – 11ª posizione
CLASSIFICA
24 Ore di Le Mans 2025
- AF Corse - Ferrari n°83
- Alpine Elf Endurance Team #35
- Alpine Elf Endurance Team #36
Campionato Mondiale FIA di Endurance Piloti Hypercar
- Calado / Giovinazzi / Pier Guidi – 105 punti
- Gounon / Makowiecki / Schumacher – 32 punti
- Chatin / Habsburg / Milesi – 8 punti
Campionato Mondiale FIA di Endurance Costruttori Hypercar
- Ferrari – 202 punti
- Alpine – 46 punti