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Politica
Antisemitismo, Liliana Segre avrebbe dovuto accettare l'invito di Salvini

Mentre ancora non si spengono le polemiche pretestuose create ad arte dai professionisti dell’antifascismo sulla commissione Segre, una nuova polemica si profila all’orizzonte, dopo che la senatrice a vita Liliana Segre ha gentilmente declinato l’invito di Matteo Salvini di partecipare al  convegno sull’antisemitismo organizzato dalla lega in Senato Giovedi 16 Gennaio. La giustificazione addotta dalla senatrice sui suoi improrogabili impegni già presi, pare come la classica scusa di circostanza. Ed in effetti il suo messaggio di risposta all’invito conteneva chiare allusioni al fatto che detta conferenza avrebbe dovuto comprendere la lotta ad ogni forma di razzismo. Ecco allora che un gesto nobile e un tentativo di chiudere definitivamente una polemica inutile,rischia invece di dare nuovo slancio ai professionisti dell’odio contro Salvini. Il leader della lega, infatti, dopo il voto in Senato sulla commissione ad Ottobre, aveva già mostrato a Novembre la sua volontà di eliminare il campo da qualsiasi polemica, andando ad omaggiare privatamente la senatrice a Milano, il cui nome e la cui storia di memoria storica dell’antifascismo ( quello vero) dopo quello accaduto in Senato secondo molti erano stati infangati dalla destra.

Ma evidentemente i suoi sforzi si sono rivelati vani. Il clima che si respira nel paese continua ad essere improntato troppo sul rancore e sull’odio verso l’avversario più che sulla naturale ed equilibrata dialettica politica.Sarebbe stato meglio allora, a nostro avviso, accettare l’invito a partecipare alla conferenze e in quella sede magari fare le proprie valutazioni. In questo modo invece si continua a soffiare ( chiaramente in maniera indiretta, lungi da noi dal pensare che una personalità come la Segre si possa prestare volontariamente a strumentalizzazioni becere ed inutili) sul fuoco della polemica. E di questo alla luce di quello che sta accedendo nel nostro paese in questo periodo non se ne sente davvero bisogno. E di domenica scorsa, infatti, l’ultimo caso di intolleranza da parte di sedicenti democratici che hanno cercato con la forza a Bologna di impedire ad un banchetto elettorale di Fratelli di Italia di svolgere il proprio lavoro. Ma si tratta solo dell’ultimo dei tanti casi, perchè ogni uscita pubblica di Salvini, si porta dietro un codazzo di contestatori che con la democrazia poco hanno a che fare.

D’altronde anche lo stesso movimento delle sardine, che cosi tanto viene decantato ed esaltato, è nato e si regge per ora solo sulla aperta contestazione ( in alcuni casi anche non proprio ortodossa) al leader legista. Quello che si rischia di creare insomma è il sospetto che si voglia utilizzare l’antifascismo per coprire il vuoto di idee e proposte che da troppo tempo sembra pervadere il campo della sinistra. Per contrastare l’evidente successo di Fratelli di Italia e della Lega sembra si riesca a trovare come unico argomento chiave quello della supposta accusa di essere loro simboli o quantomeno affini ad una ideologia, fortunatamente, morta e sepolta da anni. Il cima di odio che si sta creando ad arte da parte anche di una certa “intelligentia” di sinistra rischia di portare il paese ad una pericolosa deriva che certo non è auspicabile.

Le litigiosità del governo sono d’altra parte la dimostrazione che fra le stesse forze politiche della maggioranza il nervosismo determinato dalle difficoltà interne stanno avendo il sopravvento sulla azione di governo. Quando i partiti che governano danno l’impressione di non avere loro stessi il controllo della situazione e di non avere in mano le redini del paese, si rischia di lasciare inevitabilmente spazio alle contese di parte e alle fazioni. In questo momento non si può perciò non guardare con favore a chi, in questo caso Salvini, organizza in piena campagna elettorale, un evento encomiabile e che cerca di smorzare le polemiche. D’altra parte l’antisemitismo è stato il germe su cui è nata la follia hitleriana e del nazismo e da li sono derivate di conseguenza le immani tragedie che la follia del fascismo e del nazismo hanno portato al genere umano.

Ecco perchè la partecipazione della senatrice alla conferenza di Salvini avrebbe rappresentato un bel passo avanti verso quella distensione dei toni che mai come ora pare necessaria nel nostro paese.

vcaccioppoli@gmail.com

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