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Politica
Bari, Piantedosi risponde a Decaro: "Guerra alle mafie, non ai sindaci"
Matteo Piantedosi

"Questo accesso non è pregiudizialmente finalizzato allo scioglimento"

"Capisco l'amarezza del sindaco di Bari. Il nostro governo ha gia' sciolto 15 comuni, in prevalenza a guida di centrodestra. Questo governo ha dichiarato guerra alle mafie, non certo agli amministratori locali". Cosi' il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, intervistato al Tg1 sulle polemiche seguite all'invio di una commissione per l'accesso agli atti al Comune di Bari.

"E' un accesso ispettivo - ha puntualizzato Piantedosi - che consentira' la verifica dei fatti. Questo accesso non e' pregiudizialmente finalizzato allo scioglimento, ma ce ne sono stati altri anche in Comuni di grandi dimensioni, come Reggio Calabria, Roma e da ultimo Foggia".

DECARO. D’ATTIS (FI): “MINACCE NON MI INTIMORISCONO, APPLICATA SOLO LA LEGGE”

“Non è certo responsabilità mia o di altri a cui si rivolge Decaro se sono state disposte misure cautelari tra cui quella dell’amministrazione giudiziaria dell’AMTAB, società del Comune di Bari. E non è responsabilità nostra se, per fortuna, c’è una legge che prevede l’intervento del Ministero dell’Interno per verificare se nei comuni interessati da simili vicende ci sia un condizionamento di tipo mafioso della volontà degli organi elettivi ed amministrativi. A Decaro voglio dire una cosa: non sono eletto per far paura a qualcuno, ma non mi faccio intimorire da nessuno con velate minacce e continuerò a operare nel rispetto dei valori che orientano da sempre il mio percorso: impegno, legalità e trasparenza. Da uomo delle istituzioni, poi, sento il dovere di richiamare il sindaco di Bari ad abbandonare toni da campagna elettorale e riprendere contatto con la realtà: ci sono oltre 150 arresti che coinvolgono l’attività della sua amministrazione visto che è emerso un profondo coinvolgimento della mafia nella gestione di un’importante municipalizzata. Sono fatti, gravissimi fatti su cui dovremmo tutti, senza alcuna distinzione di colore politico, chiedere verità. Il sindaco di Bari può ancora adesso unirsi al silenzioso rigore dell’azione dello Stato a Bari come nelle altre città d’Italia che si trovano in condizioni simili”. Così in una nota il vicepresidente della Commissione Antimafia, Mauro D’Attis.

Ispezione del Viminale alla prefettura di Bari

Il Viminale invierà degli ispettori - a quanto apprende l'ANSA - alla prefettura di Bari in seguito al caso - emerso dagli atti della Dda sul gruppo mafioso Parisi - della funzionaria che si rivolse nel 2018 ad un indagato ritenuto vicino al clan, Gaetano Scolletta, per riavere l'auto che le era stata rubata. La vettura alla fine fu recuperata e la donna versò 700 euro per ottenerla.






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